
Il sindaco di Bibbiano, Stefano Marazzi
"Sarebbe facile intavolare una speculazione politica, che a parti invertite sarebbe già partita. Noi siamo però garantisti e lo siamo sempre, sia che i provvedimenti riguardino persone vicine, sia che riguardino avversari politici". Sceglie la linea, appunto, del garantismo l’amministrazione comunale di Bibbiano, nel commentare la condanna in primo grado di Luca Antonio Bizzocchi. Al consigliere comunale di Fratelli d’Italia sono stati ’inflitti’ 2 anni e 2 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e tentata violenza privata, reati che è accusato di aver commesso verso una donna con cui lui, sposato, ebbe una relazione extraconiugale.
"Abbiamo appreso dalla stampa questa mattina (ieri) la notizia della condanna in primo grado di Luca Antonio Bizzocchi – scrivono il sindaco Stefano Marazzi, la giunta e il gruppo consiliare ‘Insieme per Bibbiano’, in una nota che predica cautela –, consigliere comunale del gruppo consiliare ‘Centrodestra Bibbiano’. È inutile dire che si tratti di un fatto molto delicato che riguarda un tema, quello della violenza sulle donne, che tocca corde molto sensibili per ciascuno di noi. Sarebbe facile, oggi, intavolare una speculazione politica che, a parti invertite (come già accaduto) sarebbe già partita. Noi però siamo sempre garantisti. Abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia e ancora oggi siamo convinti che sia doveroso attendere il completamento dell’iter processuale nei suoi tre gradi di giudizio. Pur non volendo entrare nel merito della questione – continua l’amministrazione bibbianese –, esprimiamo piena solidarietà a tutte le persone che stanno soffrendo per questa triste vicenda. Riteniamo doveroso precisare che né il sindaco, né la giunta hanno competenza per procedere alla sospensione di un amministratore. Non spetta, infatti, al sindaco ma al Prefetto, a seguito della trasmissione della sentenza da parte del Tribunale, accertare la sussistenza o meno di una causa di sospensione, notificando il relativo provvedimento agli organi che ne hanno convalidato l’elezione".
pa. ros.