GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Erbazzone Igp: vittoria al Tar. No al ricorso di Sfoglia Torino: "Una soddisfazione enorme"

L’azienda di Asti si era opposta al provvedimento del Ministero. Ora manca l’ok da Bruxelles. Pagliani (legale dell’Associazione Produttori): "Reggio potrà fregiarsi della sua tradizione".

L’azienda di Asti si era opposta al provvedimento del Ministero. Ora manca l’ok da Bruxelles. Pagliani (legale dell’Associazione Produttori): "Reggio potrà fregiarsi della sua tradizione".

L’azienda di Asti si era opposta al provvedimento del Ministero. Ora manca l’ok da Bruxelles. Pagliani (legale dell’Associazione Produttori): "Reggio potrà fregiarsi della sua tradizione".

La battaglia per il marchio Igp dell’Erbazzone segna una grande vittoria a favore dei produttori reggiani: il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’azienda piemontese Sfoglia Torino. A darne notizia è Giuseppe Pagliani, legale rappresentante dell’associazione che ha avanzato la richiesta di riconoscimento al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare (Masaf): "La soddisfazione dell’Associazione Produttori Erbazzone Reggiano e del nostro studio è veramente enorme – dice l’avvocato –. Ora Reggio e la sua provincia potranno fregiarsi di un prodotto gastronomico locale riconosciuto ovunque per le sue caratteristiche uniche e per la sua plurisecolare storia". L’ultimo fondamentale passo a questo punto è il via libera da Bruxelles: il dossier, riferisce l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, è già al vaglio della Commissione Europea.

Il termine ’battaglia’ non suona riduttivo nel descrivere gli step giudiziari che hanno portato a questo risultato. Per ricostruire la vicenda è necessario tornare indietro a più di due anni fa. A fine novembre 2022 l’Associazione Produttori di Erbazzone Reggiano ha inviato alla Regione la proposta di registrazione della Igp ’Erbazzone Reggiano’, allegando il Disciplinare che stila nel dettaglio le caratteristiche culinarie e identitarie del prodotto. La Regione ha a sua volta inoltrato la proposta al Ministero, che il 12 dicembre 2023 l’ha pubblicata in Gazzetta Ufficiale, al fine di consentire eventuali opposizioni. Così è stato: il 10 gennaio 2024 la piemontese Sfoglia Torino si è opposta alla richiesta di riconoscimento Igp dell’Erbazzone Reggiano.

Il perchè è ben intuibile: nel Disciplinare viene espresso chiaramente che la zona di produzione Igp si circoscriverebbe alla sola provincia di Reggio. Sfoglia Torino nel 2017 ha acquisito il marchio Righi, noto produttore di erbazzone. Un eventuale via libera al marchio Igp dell’Erbazzone Reggiano impedirebbe alla produzione in sede piemontese di fregiarsi del marchio di qualità Igp. Nemmeno chiamarlo col solo nome di ’erbazzone’ potrebbe andare, troppo equivocabile, ’torta salata’ potrebbe già essere ammissibile.

L’Associazione ha dunque presentato le sue controdeduzioni sull’opposizione di Sfoglia Torino. Il Ministero le ha accolte, esprimendo la propria "decisione favorevole alla richiesta di registrazione del nome Erbazzone Reggiano come Igp". Il fascicolo di domanda è stato quindi trasmesso alla Commissione Europea. Gli ostacoli però non si erano ancora conclusi: il 10 giugno 2024 Sfoglia Torino ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento del Masaf. L’iter per il riconoscimento Igp ha quindi subito un altro brusco stop, durato circa un mese.

A inizio luglio scorso, in udienza, Sfoglia Torino ha infatti optato per un parziale dietrofront. La ditta ha rinunciato alla sua richiesta di sospensione cautelare del provvedimento del Ministero. Tradotto: l’iter di riconoscimento in Ue e il processo in Italia hanno iniziato a seguire due strade indipendenti. Gli aggiornamenti di ieri segnano dunque un doppio successo: non solo il dossier è già al vaglio della Commissione Europa, ma anche il Tar del Lazio ha messo un punto al procedimento in sede legale amministrativa.

Certo, non si può escludere a priori che Sfoglia Torino ci riprovi, facendo ricorso in Consiglio di Stato. Quel che è certo è che l’Erbazzone Reggiano con la ’E’ maiuscola sia ormai in rampa di lancio, pronto a diventare la 45esima eccellenza Dop e Igp della nostra regione. "Siamo molto contenti di questo risultato, dopo anni di lavoro" commenta Patrick Benassi di Nonna Lea, presidente dell’Associazione che rappresenta altre cinque realtà produttive (Fattoria Italia, Bottega Gastronomica, La Vecchia Resdora e Big). "Onestamente non vedevamo neanche la ragione di questo ricorso – aggiunge –. La nostra grande soddisfazione sta nel poter aggiungere un mattoncino, per così dire, al riconoscimento delle eccellenze del territorio".