
Guasto alla cella frigo. La salma si decompone
La salma deposta nella cella frigo in attesa delle esequie. Ma per un’avaria tecnica la cella frigo non garantiva la bassa temperatura prevista. E al momento del funerale i familiari del defunto, di origine indiana, si sono ritrovati con la salma che era già nella sua naturale fase di decomposizione. Una situazione che non è affatto piaciuta ai familiari, che avrebbero preferito una condizione differente del corpo al momento della funzione religiosa per l’addio, prima della cremazione. E’ accaduto a metà dicembre alla camera mortuaria del cimitero di Novellara, dove è in funzione anche una doppia cella frigo. Sul posto, quando è emerso il caso, sono stati chiamati pure i carabinieri per accertamenti, ma senza l’emersione di alcuna ipotesi di reato. I familiari del defunto hanno chiesto spiegazioni attraverso il Comune. Nelle stesse celle frigo si trovava anche un altro cadavere, in attesa del trasferimento altrove: ma essendo già chiuso nella bara, la temperatura non ha provocato conseguenze. Il cimitero di Novellara, così come quelli dell’Unione Bassa Reggiana, sono gestiti dalla società Sabar. I responsabili del servizio confermano come si sia trattato di un guasto tecnico improvviso, ben presto risolto una volta che è stato segnalato il problema. Va detto che la gestione Sabar ha generalmente portato a miglioramenti della gestione cimiteriale, in particolare su decoro e manutenzioni, ben visibili nelle strutture degli otto Comuni del distretto rivierasco. Ma possono accadere dei disguidi tecnici capaci di provocare spiacevoli situazioni.
Antonio Lecci