LENTIGIONE
3
RICCIONE
1
LENTIGIONE (3-5-2): Gasperini; Capiluppi, Nava, Gobbo (17’ st Martini); Nappo (17’ st Battistello), Lombardi, Sabba, Alessandrini (44’ st Bonetti), Pastore; Manzotti (37’ st Grieco), Babbi (25’ st Cortesi). A disp.: Delti, Bocchialini, Masetti, De Marco. All. Cassani.
RICCIONE (4-3-3): Kiri; Pericolini, Madonna, Santoni (37’ st Mariani), Bontempi; Cozzari (1’ st Mbakogu), Ricozzi (6’ st. Likaxhiu), Diambo; Napolitano (6’ st Sollaku), Ortolini, Barsotti. A disp.: Bulgarelli, Fontana, Tentoni, Gaffuri, Mezzasoma. All. Beoni.
Arbitro: Bruschi di Ferrara (Puddu e Fae). Reti: pt 10’ Babbi (rig.), 39’ Sabba; st 4’ Nava, 27’ Likaxhiu.
Note: spettatori 200 circa, terreno molto allentato. Ammoniti Gobbo, Sabba, Nava, Nappo, Battistello, Kiri, Barsotti, Ricozzi, Pericolini. Angoli 6 a 4, rec. 5’+6’.
È un buon Lentigione quello che regola per 3 a 1 il Riccione nell’anticipo della nona giornata di Serie D. Le altre non hanno giocato, ma il Lentigione si gode per una sera il terzo posto, frutto di questa vittoria e dell’imbattibilità maturata sino ad ora. Un campo ai limiti della praticabilità intriso d’acqua e con l’erba leggermente alta non permette giocate di fino ed anzi sarà determinante ai fini del risultato, condannando la squadra più ingenua. Al 10’ un lento retropassaggio di Ricozzi agevola Babbi che serve in profondità Manzotti: Kiri esce a valanga, non trova il pallone ma le gambe dell’attaccante, così è rigore con bella trasformazione rasoterra e molto angolata di Babbi. Al 39’ Santoni protegge il pallone mentre esce sul fondo, ma Alessandrini s’infila, mette al centro per Sabba che realizza il 2 a 0.
All’inizio di ripresa, angolo di Sabba dalla sinistra, Lombardi fa da torre, con palla in area per capitan Nava per il 3 a 0. Il Riccione non ci sta, ma il Lentigione lotta nel fango con un’ottima difesa: la prima palla non contrastata al limite dell’area porta però al 3 a 1 con un tiro a girare peraltro di ottima fattura di Likaxhiu. Un paio di occasioni per parte, ma il risultato alla fine non cambia.
Claudio Lavaggi