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Liste d’attesa e Pnrr: "Nido, nessun bando per i piccolissimi". Prima volta in dieci anni

Il direttore dell’istituzione comunale Nando Rinaldi: "Scelta difficile, ma non avevamo alternativa: in molte strutture ci saranno cantieri".

Liste d’attesa e Pnrr: "Nido, nessun bando per i piccolissimi". Prima volta in dieci anni

Niente bando per i "piccolissimi" nei nido reggiani. Per la prima volta da quando iniziò l’esperienza, nell’anno scolastico 20132014, il Comune non aprirà la possibilità di iscriversi agli asili reggiani per i nati tra il 1° giugno e il 30 settembre dell’anno in corso. In sostanza, di fare un inserimento ’in corsa’, ad anno scolastico già iniziato.

Un’opportunità che consentiva a una quota di famiglie reggiane – circa una ventina l’anno passato, lo stesso numero, più o meno, in questo – di essere sollevate da un aggravio economico, evitando il ricorso a baby sitter o strutture private. Ma anche di sfruttare la possibilità di avviare un percorso di vita comunitaria, vanto storico di Reggio, per i loro piccolissimi figli.

La brutta notizia è stata resa nota l’altro ieri sul sito dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia di Reggio, e si è diffusa soprattutto via social e gruppi wapp, col passaparola tra le famiglie. Non a caso reazioni polemiche e di delusione hanno inondato il web sin dalla mattinata di ieri. Le motivazioni. L’Istituzione le illustra con una lunga lettera, datata 27 ottobre, attribuendo la responsabilità della mancata apertura del bando a due fattori riportati nella comunicazione: "Una ancora numerosa lista d’attesa per i nati nel 2021, 2022 e sino a maggio 2023" e "i cantieri di lavoro legati al Pnrr che comporteranno spostamenti provvisori" di bambini da una struttura ad un’altra, considerando che sono in programma "importanti interventi di consolidamento" in ben nove nidi reggiani, che dovranno concludersi entro il dicembre 2025.

Tutto ciò secondo la presidente dell’Istituzione, Gigliola Venturini, e il direttore della stessa, Nando Rinaldi, ha portato all’impossibilità di aprire il bando "piccolissimi".

"È stata una scelta difficile – commenta in proposito Rinaldi – ma rappresentava l’estrema, e unica, soluzione possibile. Si parla di circa una ventina di famiglie in tutto, ma capisco che il disagio per loro sia significativo. Tuttavia, per dare risposta alle tantissime domande del bando tradizionale e per non chiudere servizi importanti, abbiamo fatto un’attenta programmazione dei lavori legati al Pnrr, che comportano diversi spostamenti di bambini da un nido all’altro. All’Allende è accaduto in settembre, due altri asili ne saranno interessati a gennaio 2024, e nelle prossime settimane incontreremo le famiglie di questi per spiegare la situazione". Ad avviso di Rinaldi non è possibile al momento neanche una soluzione tampone: "Abbiamo cercato di trovare spazio a tutti quei bambini iscritti entro la chiusura normale delle iscrizioni (in lista di attesa ne restano attualmente 245, 194 in età tra 0 e 12 mesi, ma una parte di questa sarà assorbita dalle assegnazioni dei primi di novembre, ndr) e stiamo costruendo le condizioni perché anche i lattanti nati tra giugno e settembre 2023, possano trovare posto nei nidi a settembre 2024. Il tema – conclude Rinaldi – è importantissimo, ha rilevanza nazionale e deve impegnare pure la Regione e il Governo centrale a reperire ulteriori risorse, soprattutto per la gestione di queste strutture".

r. c.