Mafia nigeriana a Reggio Emilia: stupri di gruppo, torture, amputazioni. Via al processo

Udienza preliminare nei confronti dei membri dei Vikings: 25 affiliati finiti in carcere dopo l’operazione della Mobile e della Dia

Mafia nigeriana, via al processo

Mafia nigeriana, via al processo

Reggio Emilia, 3 febbraio 2023 – Stupri di gruppo ai danni di giovani donne che vivevano nelle ex Reggiane e unite sentimentalmente a connazionali appartenenti a confraternite diverse. Sfregi sul volto e amputazioni attuate con cocci di bottiglia, accette e machete ma anche rapine e pesanti riti di iniziazione per convincere i connazionali ad entrare nei cults, ovvero i gruppi criminali. Orrore, violenza inaudita, sopraffazione.

C’è questo e molto di più dietro alle azioni di contrasto tra i cults nigeriani degli Eyie e dei Vikings, che da tempo si contendono il predominio sulla comunità nigeriana presente a Reggio.

Metodo mafioso, assoggettamento uniti ad incredibili atrocità emergono dalle indagini condotte dagli agenti della Squadra mobile di Reggio, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia nella persona del sostituto procuratore Roberto Ceroni.

La polizia di Stato, infatti, a marzo scorso ha inferto un duro colpo alla mafia nigeriana e proprio oggi a Bologna è prevista l’udienza preliminare nei confronti dei membri dell’associazione di tipo mafioso denominata "Supreme Vikings Confraternity" (altrimenti denominata "Vikings",), facente parte del più ampio sodalizio radicato in Nigeria e diffuso in diversi Stati europei ed extraeuropei e nei confronti degli affiliati al gruppo rivale, gli Eiye.

Venticinque uomini, venticinque ‘affiliati’ che sono finiti in carcere a seguito dell’importante operazione. Oggi, nel corso dell’udienza saranno stralciate le posizioni degli ‘irreperibili’ e si decideranno i riti, ordinari o alternativi.

Tra le accuse anche quelle di estorsioni nei confronti di soggetti appartenenti alla comunità nigeriana residenti a Reggio Emilia e stupri di gruppo. Infatti a luglio 2018 si sarebbe verificato uno degli episodi più cruenti: quattro indagati appartenenti alla ’Supreme Vikings Confratemity’ avrebbero costretto una giovane donna, fidanzata con un appartenente al diverso sodalizio mafioso degli ’Eiye’ a subire plurimi rapporti sessuali con loro. 

Il gruppo si sarebbe introdotto nella stanza occupata dalla ragazza alle ex Reggiane. Armato di coltelli e di cocci di bottiglia, il branco l’avrebbe avvisata che sarebbe stata costretta a concedersi a tutti gli appartenenti al cult dei ’Viking’, che l’avrebbe stuprata a turno.

Tra gli episodi più gravi, anche l’estorsione ai danni di due nigeriani, minacciati di morte e poi, una volta chiusi in un appartamento, denudati, bendati e percossi con pugni e schiaffi affinché si convincessero ad entrare nell’associazione Eiye. Sempre sotto minaccia i due sarebbero stati costretti a compiere un percorso in ginocchio, a bere un liquido non meglio determinato ed a mangiare del riso crudo, dicendo loro che se avessero vomitato gli avrebbero sparato.

A settembre 2018 un’altra aggressione alle Reggiane da parte di alcuni membri dei Viking che, armati di coltelli, accette e colli di bottiglie avrebbero picchiato con inaudita violenza un connazionale per obbligarlo ad entrare nella confraternita.

Tutti gli ‘affiliati’ che oggi rischiano il processo sono ritenuti membri di una solida organizzazione che, anche in Italia, impone il rispetto e l’osservanza delle rigorose regole interne, di rispetto ed obbedienza alle direttive dei vertici con previsione di sanzioni anche corporali e pecuniarie in caso di inosservanza.