STELLA BONFRISCO
Cronaca

Mostra "Encantadas" di Davide Benati a Palazzo da Mosto: un viaggio nell'arte italiana

La mostra "Encantadas" di Davide Benati a Palazzo da Mosto esplora cinquant'anni di carriera artistica con opere storiche e inedite.

La mostra "Encantadas" di Davide Benati a Palazzo da Mosto esplora cinquant'anni di carriera artistica con opere storiche e inedite.

La mostra "Encantadas" di Davide Benati a Palazzo da Mosto esplora cinquant'anni di carriera artistica con opere storiche e inedite.

Gli spazi di Palazzo da Mosto ospitano - da oggi (dalle 10 alle 19) al 2 marzo - la mostra "Encantadas" di Davide Benati (nato a Reggio Emilia nel 1949), che ripercorre un’avventura artistica ormai cinquantennale attraverso una selezione di opere storiche e numerosi inediti, testimonianza di una costante ricerca, che affonda le proprie radici negli anni Ottanta e prosegue oggi: ancora con slancio e determinazione.

Dopo le mostre ai Musei Civici (1992) e a Palazzo Magnani (2003), l’artista torna a esporre nella sua città natale con un nuovo progetto, curato da Walter Guadagnini e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani. La personale trae il titolo – "Encandatas" – dall’omonima serie pittorica, realizzata negli ultimi anni. "Per Palazzo da Mosto ho selezionato opere che attraversano diversi momenti del mio percorso artistico - Ha spiegato Davide Benati. - Alcune sono state realizzate nel mio nuovo studio a Reggio Emilia, mentre altre provengono da collezioni pubbliche e private, spesso mai esposte o presentate solo molti anni fa in gallerie italiane e internazionali. Tutti i lavori scelti, di grande formato, dialogano perfettamente con gli spazi maestosi e affascinanti di questo palazzo quattrocentesco che ho l’onore di avere a disposizione per la mostra".

Il curatore della mostra Walter Guadagnini, ha poi aggiunto: "Da anni seguo con attenzione il lavoro di Davide Benati e ritengo che questa mostra rappresenti un’occasione fondamentale per tracciare un percorso completo della sua ricerca artistica, appartata ma tra le più significative dell’arte italiana a cavallo tra i due secoli. In oltre quarant’anni Benati ha saputo definire con coerenza e profondità gli elementi essenziali della sua poetica, offrendo una visione unica e raffinata della pittura e delle sue tecniche. Questa mostra nasce come invito a riscoprire un artista che ha saputo trasformare la sua visione del mondo in una pittura capace di incantare e stupire".

La personale a Palazzo da Mosto si apre con la produzione dei primi anni Ottanta, che ha dato notorietà a Benati costituendo la base fondante per il lavoro successivo: acquarelli di grande formato su carta nepalese di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. La mostra presenta poi una scelta di opere realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: grandi lavori in cui la pratica del dittico e del trittico si afferma come primaria. Il percorso, che si compone di circa cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell’artista, si conclude con una serie di grandi trittici inediti, che testimoniano la continuità dell’ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore. Completano la mostra alcune composizioni di carte e i taccuini di viaggio.