Paolo Guidetti, runner morto nell’incidente a Reggio Emilia: chi è la vittima

A Cadelbosco, una Mercedes ‘impazzita’ ha investito un atleta amatoriale in una strada di Zurco e lo ha sbalzato per diversi metri. Il 56enne di Pieve Modolena è deceduto sul colpo. Il 46enne al volante è finito in manette

Reggio Emilia, 30 aprile 2023 – Correva a piedi lungo l’ex Statale 63, tra Zurco e Cadelbosco Sopra. Come faceva quasi ogni giorno. Lo vedevano di frequente quell’uomo, in paese, correre in periferia, spesso proprio verso Cadelbosco e la Bassa. Paolo Guidetti, 56 anni, a lungo artigiano nel settore della litografia e ora senza occupazione fissa, ieri mattina è stato travolto e ucciso da un’auto, che lo ha centrato in pieno, all’incrocio tra via Colombo e via Viazza.

Erano le 7,30 quando una Mercedes Clk, con a bordo un uomo di 45 anni, abitante in provincia di Pavia, ha travolto il runner, facendo volare il corpo del pedone oltre la recinzione di un cortile privato. Immediato l’allarme al 118. Sono arrivati l’ambulanza della Pubblica assistenza locale, l’automedica di Reggio. E pure i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la vettura, dopo aver percorso un tratto di fossato per diverse decine di metri. I soccorsi sanitari si sono concentrati sul pedone investito. Ma per lui non c’è stato nulla da fare. Il corpo del 56enne è stato coperto con un lenzuolo bianco, in attesa del recupero. Gli operatori dell’agenzia Tedeschi hanno trasferito il cadavere alla camera mortuaria dell’ospedale di Guastalla, a disposizione della magistratura. I carabinieri del Radiomobile di Guastalla hanno eseguito gli accertamenti, con una pattuglia della polizia locale che ha regolato il traffico.

I carabinieri mentre effettuano i rilievi in via Colombo; nel riquadro, la vittima Paolo Guidetti, ex litografo in città
I carabinieri mentre effettuano i rilievi in via Colombo; nel riquadro, la vittima Paolo Guidetti, ex litografo in città

È stato sentito anche un testimone: "Ho notato l’auto Mercedes dietro di me, che per un lungo tratto tendeva a sbandare. Poi mi ha sorpassato. Subito dopo un grosso polverone e il corpo del pedone che è volato oltre la recinzione, nel cortile di una casa". E aggiunge: "Il conducente della Mercedes è uscito da solo dall’auto, ma barcollava, era in stato di choc. Non si rendeva conto di quanto era accaduto…".

L’automobilista, dopo un primo controllo sanitario, è stato portato al pronto soccorso del Santa Maria Nuova con traumi non gravi, tanto che poche ore dopo è stato dimesso. A quel punto, nel pomeriggio, è stato preso in consegna dai carabinieri, che lo hanno dichiarato in arresto per il reato di omicidio stradale. Gli accertamenti hanno probabilmente fatto emergere in modo evidente delle presunte irregolarità nella condotta di guida dell’uomo, portato in caserma a Guastalla e poi in carcere a Reggio, a disposizione della magistratura. Quella stessa strada, a Zurco, è stata in passato teatro di altri gravi incidenti, tanto che il Comune di Cadelbosco – come conferma il sindaco Luigi Bellaria, nel formulare il cordoglio della comunità locale ai familiari della vittima – aveva proposto per un paio di volte il progetto per installare un autovelox in quel tratto di ex Statale 63. "Soluzione – dice il primo cittadino – che è stata bocciata due volte".

Paolo Guidetti lascia la moglie, Cinzia Di Cocco, 50 anni. Abitava in via Piccard a Reggio. Era stimato dai vicini, che lo ricordano come una "brava persona", che usciva spesso a correre, anche al mattino presto. "Era una persona per bene, veramente di grande qualità", confida il signor Zecchetti, che con i Guidetti condivide lo stesso pianerottolo del condominio. Paolo lascia anche la madre Lidia, di 93 anni, la sorella Anna, due figli (un maschio e una femmina, che vivono a Parma) avuti dal precedente matrimonio.