Davvero poco avvenente, ma un esemplare acquatico pieno di virtù salutari. È la rana pescatrice (Lophius Piscatorius) conosciuta anche come coda di rospo. Per prima cosa dobbiamo ricordare la presenza nelle sue carni di proteine ad alto valore biologico non sintetizzabili dal nostro organismo, poi le vitamine del gruppo B e D rispettivamente necessarie per le reazioni biochimiche e per il metabolismo del calcio e delle strutture ossee. Inoltre vi sono acidi grassi omega 3 benefici per l’apparato cardiovascolare e per il sistema nervoso e numerosi minerali come il potassio, lo iodio, il fosforo, il magnesio e il selenio. Carni bianche, tenere, delicate, ben digeribili, senza lische. È un pesce squisito cucinato al forno, fritto, in minestre, in zuppe, in umido, grigliato, al cartoccio ed è adatto per tutte le età, bambini, anziani, sportivi. È un cibo magro, ipocalorico, salutare, raffinato, ricercato. Testa grande ricoperta di escrescenze ossee e spine, la rana pescatrice vive solitaria in fondo al mare; predatore assai vorace portatore di una specie di bacchetta, l’illicio, che sporge dalla testa in grado di illuminarsi, per la presenza di batteri bioluminescenti, utile per attirare le prede da inghiottire in un sol boccone nella sua enorme bocca. Prelibatezza marina, però della sgraziata rana pescatrice di bellezza ed eleganza proprio non si può parlare.
William GiglioliMedico specialistain Scienza dell’Alimentazione