La nostra città non può essere associata a episodi di razzismo. Sento il dovere di ribadire quello che ritengo un concetto ovvio; non possono poche unità di spettatori, come ha evidenziato la sentenza della giustizia sportiva di oggi, determinare un danno all’immagine della nostra città e alla squadra che rappresenta, a livello professionistico sportivo, la nostra città. Proprio per questo, ho apprezzato le parole di condanna nell’immediato del vicepresidente Vittorio Cattani e, oggi, del presidente della Reggiana Calcio Carmelo Salerno in relazione alla sospensione della partita di domenica contro il Bari a seguito di espressioni discriminatorie e razziste partite dai distinti. Un evento che si è verificato in un clima già caldo, dopo alcune decisioni arbitrali sfavorevoli alla squadra granata.
Condivido quindi la posizione dei dirigenti granata, che ribadiscono con forza che non si può associare la città di Reggio Emilia, città delle persone, dei diritti e dell’inclusione, e nemmeno la società Reggiana Calcio e i sui tifosi, a ciò che è accaduto per una responsabilità di pochi, che spero siano rintracciati e sottoposti a provvedimenti adeguati; proprio perchè il razzismo non può trovare spazio all’interno della nostra comunità.
Reggio Emilia è infatti conosciuta per essere una comunità che fonda i suoi valori sull’inclusione e la solidarietà. La Reggiana Calcio, con il suo impegno per iniziative sociali con il supporto costante dei tifosi, rappresenta un esempio positivo di come lo sport possa essere un veicolo di unità e rispetto. Condannare l’episodio di domenica è essenziale, e nello stesso tempo dobbiamo continuare a lavorare insieme per garantire che tali comportamenti non trovino spazio nel nostro ambiente. La collaborazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine e la comunità nel sue diverse espressioni, è fondamentale per promuovere un clima di rispetto e inclusione, affinché Reggio Emilia continui a essere un luogo di accoglienza per tutti.
lettera di Andrea Rossi deputato del Pd