
La numero 1 di Confcommercio: "Concerti e animazioni sono una vetrina importante e rendono il centro più vivo e sicuro. Ma dopo cena si mangia un gelato, pochi fanno acquisti".
di Elia Biavardi
È passato poco meno di un mese dall’avvio ufficiale dei saldi estivi, ma a Reggio il bilancio, per ora, è fiacco. A raccontare le sensazioni del comparto è Monica Soncini, presidente provinciale di Confcommercio, che fotografa una stagione iniziata in salita (come ormai è d’abitudine) e condizionata da più fattori: "È ancora presto per fare un bilancio completo – spiega – ma il clima generale è piuttosto debole, i commercianti si aspettavano qualcosa in più".
A incidere negativamente, secondo Soncini, si è aggiunta anche "l’incertezza storica e politica" che da tempo circonda famiglie e imprese: guerre, tensioni internazionali e, da ultimo, i dazi introdotti dal presidente americano Donald Trump, elementi che contribuiscono a creare un clima di insicurezza che incide anche sugli acquisti. "Oggi la gente ha una capacità di spesa più bassa – osserva la presidente – e tende a limitare gli acquisti superflui, accontentandosi di ciò che ha. Un atteggiamento comprensibile, frutto di un periodo storico complicato. Lo percepiamo anche noi: non è certo un momento in cui si aprono le attività a cuor leggero". La stagione dei saldi, inoltre, ha coinciso con l’inizio dell’esodo estivo: "A luglio ormai molte famiglie sono già in ferie o si sono spostate nelle loro case in collina o montagna – aggiunge – e questo penalizza la città. A Reggio è tradizione: appena finite le scuole, il centro si svuota".
Ma ci sono anche buone notizie, o quasi. Tra i pochi segnali incoraggianti, Soncini cita i famosi ’Mercoledì da leoni, le serate estive che animano e hanno animato il centro con eventi, musica, mercatini e spettacoli. "Queste sono iniziative che funzionano, sono state gradite dalla maggior parte delle persone e hanno aumentato l’affluenza nelle ore serali. Piazza San Prospero, ad esempio, di giorno fatica ma di sera si valorizza molto. La città diventa più viva e anche più sicura, perché una città frequentata è una città dove ci si sente più tranquilli".
Tuttavia, pur riconoscendo l’efficacia delle iniziative, la presidente di Confcommercio lancia un invito a distinguere tra attrattività e reale beneficio commerciale. "Gli eventi serali sono un’ottima vetrina, portano un bel pubblico, ma non sempre favoriscono le vendite. Chi viene in centro per partecipare a un concerto o a un’animazione non è nella condizione ideale per fare acquisti. Magari ha già in mano un gelato, una borsa o è con la famiglia. L’evento è piacevole, ma non sempre crea le condizioni per vendere".
Secondo Soncini, servirebbero iniziative pensate anche per il pomeriggio, "che per noi è molto triste, in qualsiasi stagione. Sarebbe importante creare momenti che incentivino l’acquisto anche durante l’arco della giornata, dal lunedì al sabato, e non solo in occasione degli eventi serali".
Infine, un altro modo critico è la concorrenza con il tanto temuto mondo online, che nei periodi di sconti diventa ancora più onnipotente. "Per noi i saldi hanno una durata limitata e regole precise, mentre in rete puoi trovare tutto scontato in ogni momento dell’anno. È una gara impari. Anche perchè spesso le stesse aziende che ci riforniscono a noi vendono gli stessi prodotti su internet a prezzi più bassi di quelli che possiamo offrire noi nei negozi".
Eppure, anche di fronte a uno scenario difficile, i commercianti non si arrendono. "Siamo abituati a reinventarci – afferma Soncini – e lo facciamo ogni giorno, puntando sul servizio, sull’accoglienza e sulla proposta di prodotto. Molti si sono già adattati alle nuove richieste del mercato: consegne a domicilio, vendita online, social media. Anche i commercianti più storici hanno trovato nuove strade per restare competitivi. Ma non è facile".
Non manca un pizzico di autocritica, prima della disamina finale: "Il commerciante, diciamolo, tende spesso a lamentarsi – ammette sorridendo – ma la realtà è che negli ultimi mesi, dopo Pasqua, avevamo visto qualche segnale positivo. La primavera e l’inizio dell’estate ci avevano fatto sperare, ma poi si è subito tornati giù. Forse ci sono ancora margini di recupero entro settembre, ma per ora il profilo dei saldi è molto basso".