Saman Abbas: il cugino Ikram Ijaz interrogato: "Non c'entro nulla con la sparizione"

Nell'interrogatorio di garanzia ha fatto alcune dichiarazioni spontanee, i suoi legali: "Nei prossimi giorni altre dichiarazioni". Proseguono le ricerche anche nei pozzi e nei canali di scolo

Interrogatorio del cugino di Saman, parlano gli avvocati: "Dice che non c'entra nulla"

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Reggio Emilia, 11 giugno 2021 - Poco più di un’ora. E’ quanto è durato l’interrogatorio di garanzia di Ikram Ljaz, il cugino di Saman Abbas, la diciottenne pachistana scomparsa da settimane e che, secondo l’ipotesi investigativa sostenuta dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, sarebbe stata uccisa per mano dello zio, su mandato dei genitori, e sepolta (grazie anche all’aiuto di Ikram). "Il nostro assistito ha dichiarato di non aver avuto nulla a che vedere con la sparizione della ragazza - ha dichiarato al termine dell'interrogatorio di garanzia l'avvocato Domenico Noris Bucchi, che con il collega Luigi Scarcella, cura la difesa di Ljaz -. Ha rilasciato dichiarazioni, ed ha manifestato la volontà di rendere ulteriori dichiarazioni più approfondite nei prossimi incontri col pubblico ministero". E’ lui “l’uomo con la pala”, nei video delle telecamere a circuito chiuso divulgati nei giorni scorsi nelle campagne di Novellara. “Il nostro assistito non parla la lingua italiana – ha dichiarato l’avvocato Domenico Noris Bucchi, che assieme al collega Luigi Scarcella, ha il mandato di fiducia a difendere Ljaz – pertanto ogni incontro dovrà avvenire alla presenza dell’interprete. Quindi, ci vorrà un po’ più di tempo. Tuttavia ha manifestato la volontà di spiegare i propri movimenti, sia in relazione ai giorni di cui si trattando (in questa inchiesta, ndr), sia anche per ciò che riguarda le ragioni del suo allontanamento”.

"Saman Abbas donna oggetto a disposizione della tribù"

Intanto anche l’Associazione delle Donne Musulmane in Italia ha manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo che verrà intentato per il, presunto, omicidio di Saman Abbas.

Interrogatorio del cugino di Saman, parlano gli avvocati: "Dice che non c'entra nulla"
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Ieri ha parlato con il suo legale, oggi dà la sua versione agli inquirenti. È cominciato intorno alle 9.20 l'interrogatorio di garanzia a Reggio Emilia di Ikram Ijaz, il cugino di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da oltre un mese da Novellara, che si presume sia stata uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato in patria. Il giovane 28enne è uno dei tre protagonisti del video ripreso dalle telecamere di sorveglianza risalente al 29 aprile – data antecedente rispetto a quando la ragazza sarebbe stata ammazzata – quando con le pale si dirige con lo zio 33enne Danish Hasnain e l’altro cugino 34enne Nomanulhaq Nomanulhaq (entrambi latitanti, si crede in Europa) per scavare la ‘buca’ dove seppellire Saman. Tutti e tre sono indagati per omicidio premeditato in concorso assieme ai genitori – il padre Shabbar, 46 anni (il quale continuerebbe a minacciare il fidanzato di Saman), e Nazia Shaheen, 47 anni – rientrati in Pakistan e verso i quali si attende l’ok per attivare la rogatoria.

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Il cugino - che si trova in carcere a Reggio Emilia e che si collega in video col gip Luca Ramponi, che lo ascolta assieme alla pm Laura Galli - era stato arrestato il 28 maggio in Francia mentre tentava di raggiungere la Spagna. Martedì è stato consegnato alle autorità italiane a Ventimiglia. Al fianco di Ijaz nella casa circondariale c'è l'avvocato Luigi Scarcella, al quale ieri il pachistano ha conferito l'incarico di fiducia assieme all'altro legale Domenico Noris Bucchi, che invece si trova al palazzo di giustizia. C'è anche un interprete di lingua 'punjabì. Ijaz era comparso nel video delle telecamere di sorveglianza che lo riprendeva - assieme allo zio e all'altro cugino - mentre con le pale si dirigevano verso i campi, presumibilmente per scavare la buca dove seppellire il corpo, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti.

Con i suoi legali avrà parlato anche di questo nel colloquio di ieri, iniziato poco prima delle 15 e proseguito fino alle 21, reso un po’ più difficile, probabilmente, anche dal fatto che il giovane pachistano non parla benissimo l’italiano. L’avvocato Luigi Scarcella lo ha incontrato nel carcere di Reggio.

 

L’avvocato Luigi Scarcella con una collaboratrice all’uscita dal carcere
L’avvocato Luigi Scarcella con una collaboratrice all’uscita dal carcere

Saman Abbas, verifiche su anomalie del terreno

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"Non ho intenzione di rilasciare dichiarazioni", ha detto subito il legale reggiano. Qualcosina, però, gli è poi scappato per l’insistenza dei tanti cronisti presenti davanti al carcere. "Non so se ci avvarremo della facoltà di non rispondere: abbiamo ancora qualche ora di tempo per rifletterci. Come l’ho trovato? Provato, ma ora sta bene". Se decidesse di parlare e raccontare la verità, insomma, il caso potrebbe avviarsi verso la soluzione anche se in Francia, alle autorità transalpine, ha continuato a ripetere di essere innocente.

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Si cerca il corpo di Saman nei pozzi e nei canali di scolo

Non si fermano le ricerche nell’area dell’azienda Le Valli di Novellara, tra serre e campi coltivati, per cercare di individuare e recuperare i resti di Saman Abbas, la giovane pakistana che la magistratura ritiene sia stata uccisa dallo zio e poi sepolta in uno dei terreni non distanti dall’azienda. Anche oggi sono impegnati sul posto i carabinieri della compagnia di Guastalla con il supporto dei militari del 5° Reggimento Mobile Emilia Romagna. Passo a passo vengono ribattuti, metro dopo metro, interi settori di ricerca in un’area molto vasta, che solo per i terreni de Le Valli raggiungono i settanta ettari.

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Anche oggi, così come era accaduto ieri, sono in azione pure i vigili del fuoco con la squadra Saf per le ricerche spelelogiche, con nuovi controlli tra canali e condotti idrici, oltre che nei pozzi, che vengono svuotati dai tecnici del consorzio di bonifica, per poter verificare anche l’ipotesi di un corpo in queste zone. Sono una quindicina i pozzi ora sotto controllo e da ispezionare. L’attività con l’elettromagnetometro, coordinata da un team di cinque tecnici incaricati dalla Procura della Repubblica, prosegue senza sosta ormai da inizio settimana. I carabinieri confermano la segnalazioni di oltre una decina di anomalie nel sottosuolo. E proprio qui si concentrano gli scavi e i catoraggi. In un caso è stato effettuato il rinvenimento di un animale selvatico. Ma per ora nessuna traccia dei resti di Saman. 

L'ispezione dei pozzi
L'ispezione dei pozzi

Saman cammina col fratello: le immagini prima della scomparsa

Un'immagine di Saman Abbas viva, che cammina insieme al fratello il 29 aprile scorso, il giorno prima della scomparsa: la sequenza, probabilmente di una telecamera di sorveglianza a Novellara, è stata mostrata ieri sera nel corso della puntata, di 'Dritto e Rovescio' su Rete 4. Sono le 19.15 - secondo la ricostruzione del programma - e nei pochi fotogrammi si vede la ragazza pachistana - che secondo la Procura sarebbe poi stata uccisa dallo zio con la complicità di genitori e cugini -, senza velo, i capelli raccolti, una gonna lunga colorata, scarpe bianche da ginnastica e una blusa che sembra lasciarle una spalla scoperta. Ha il cellulare in mano e lo guarda. Secondo la trasmissione di Mediaset la giovane stava andando con il fratello - che ha la testa coperta dal cappuccio di una felpa e anch'egli guarda il cellulare - verso il casolare dello zio e dei cugini.