FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Sanità, lavoro, casa e sicurezza. Cisl e candidati a confronto . Seta: focus holding regionale

Question time fra Carletti, Mammi, Guidetti, Davoli e Aragona con la segretaria Rosamaria Papaleo. Tutti d’accordo sul sostegno alle famiglie e il "nucleare pulito" per il settore ceramico.

Question time fra Carletti, Mammi, Guidetti, Davoli e Aragona con la segretaria Rosamaria Papaleo. Tutti d’accordo sul sostegno alle famiglie e il "nucleare pulito" per il settore ceramico.

Question time fra Carletti, Mammi, Guidetti, Davoli e Aragona con la segretaria Rosamaria Papaleo. Tutti d’accordo sul sostegno alle famiglie e il "nucleare pulito" per il settore ceramico.

Dimissioni del presidente di Seta per come viene gestito il trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma. Le hanno chieste sia il centrosinistra con Claudio Guidetti (Azione) che il centrodestra per voce di Alessandro Aragona (FdI) durante dibattito ospitato dalla Cisl Emilia Centrale con i candidati al Consiglio regionale, svoltosi ieri nella Sala Simonazzi. Al tavolo anche Letizia Davoli (FdI), Alessio Mammi e Elena Carletti (Pd).

La formula è stata quella del question time, con la segretaria Rosamaria Papaleo che ha chiesto loro di esprimersi su temi fondamentali per il sindacato: il Tpl, con un focus particolare sulla costituenda holding regionale e il sotto-finanziamento di Reggio, maglia nera in regione; il sostegno alle famiglie tramite un Patto per la casa e asili nido gratuiti; la sicurezza del personale sanitario; la crisi del manifatturiero locale dove manca forza lavoro e con il settore ceramico che chiede l’abbattimento dei costi dell’energia grazie al "nucleare pulito". Su quest’ultimo punto, a sorpresa, i cinque si sono ritrovati allineati e senza preclusioni.

Se per Davoli i lavoratori vanno ricercati tramite un rafforzamento dell’alleanza impresa-scuola, Aragona ha detto un deciso no all’immigrazione selvaggia, "tra le cause che hanno livellato verso il basso il mondo del lavoro. Crediamo in un’immigrazione fortemente selezionata".

Per Guidetti sono indispensabili i dazi verso la Cina, un grande Piano Ue per tutelare le imprese dalla crisi dell’automotive e la selezione dei lavoratori già nei Paesi d’origine. Per Mammi è necessario implementare in ogni modo la produzione di energia, a partire dalle rinnovabili; per finanziare il sostegno alle filiere "è necessario investire anche tramite i 100 miliardi che si possono recuperare dall’evasione".

Grande la preoccupazione: "Nell’automotive – dice Mammi – rischiamo di perdere 50mila posti tra diretti e indiretti". Per la Carletti i migranti sono fondamentali: ci vogliono politiche di accoglienza e formazione in Italia.

Per tutelare i sanitari dalle aggressioni, la Cisl propone la dotazione di dispositivi elettronici d’allarme, tutela legale ed assicurativa, e che le Ausl si costituiscano parte civile in eventuali processi. Quando Carletti e Guidetti si sono detti d’accordo, Davoli ha ironizzato: "Sono contenti che ora lo siate. Fino ad ora ogni nostra proposta in Consiglio comunale, dall’installazione di telecamere al presidio di polizia, è stata rigettata". Realistica e netta la posizione di Mammi: "Il Ssn è la più grande conquista politica del Novecento. Con il 5,4% del Pil come previsto nelle Finanziarie fino al 2027 il sistema collasserà: mancano circa 20 miliardi. Riconosciamo errori, ma oggi la Sanità assorbe l’86% del bilancio regionale: una somma che va aumentata. Con noi la Sanità avrà la priorità nelle assunzioni, anche chiedendo ad altri servizi di fare uno sforzo".

Consonanza sul sostegno alle famiglie. Carletti serve un filtro Isee per l’accesso ai nidi, Mammi ha sottolineato che "la casa è l’emergenza sociale numero uno insieme alla sanità e la situazione industriale. Investendo sulla rigenerazione, usando i fondi Ue, prevediamo 2mila alloggi per studenti e lavoratori a prezzi calmierati".

Guidetti è per la parificazione tra rette dei nido e quelle delle scuole materne. Aragona ha invece ricordato che "il Fondo nazionale affitti non è stato rifinanziato dai Governi Draghi e Conte, mentre solo a Reggio ci sono 400 case popolari del Comune sfitte, in gran parte da ristrutturare, con 700 famiglie in lista d’attesa. Serve un Patto pubblico per dare garanzie ai privati e invitarli ad affittare. La precedenza deve essere data a quei lavoratori (sanitari, forze dell’ordine, ricercatori ecc) di cui il nostro sistema ha bisogno". E se sul Tpl tutti i candidati chiedono controllo affinché la Holding non rappresenti per Reggio uno scippo, Aragona ha ricordato: "A Reggio l’Agenzia Mobilità deve svolgere vigilanza sulla gestione operativa di Seta, ma la dirigente è la moglie del responsabile di stabilimento Seta. Iniziamo ad evitare conflitti d’interesse, per una gestione trasparente del Tpl e che la holding non venga lottizzata dalla politica".