BENEDETTA SALSI
Cronaca

Sentenza su Saman, la sindaca di Novellara: "Giustizia a metà, tutta la famiglia è complice"

Risarcito il Comune di Novellara , era parte civile Carletti: ora acceleriamo sulla cittadinanza a Saman

Novellara (Reggio Emilia), 20 dicembre 2023 – “Per tutti noi che abbiamo creduto in una rete familiare estesa che ha contribuito all’esecuzione e all’occultamento del corpo, la sentenza è solo in parte quella che ci si poteva aspettare, perché è nulla la condanna a 14 anni dell’esecutore materiale".

Shabbar Abbas (papà di Saman) viene portato via dall’aula del tribunale di Reggio Emilia dopo la sentenza di condanna all’ergastolo; nel riquadro la figlia uccisa
Shabbar Abbas (papà di Saman) viene portato via dall’aula del tribunale di Reggio Emilia dopo la sentenza di condanna all’ergastolo; nel riquadro la figlia uccisa

Elena Carletti è la sindaca di Novellara, di quel paese immerso nella Bassa reggiana che da modello di integrazione è divenuto luogo e simbolo di un delitto brutale. Lo stesso Comune che ha ottenuto come parte civile il risarcimento in primo grado più alto (50mila euro) e che darà la cittadinanza onoraria postuma a Saman, appena tutta la burocrazia sarà perfezionata; perché quella ragazza ribelle che avrà sempre 18 anni sia anche cittadina italiana. Ma lo stesso avvocato che ha assistito l’ente pubblico, Nicola Termanini, rincara: "Siamo però convinti che i due cugini assolti fossero e siano responsabili. Non ci arrendiamo".

La sindaca di Novellara Elena Carletti
La sindaca di Novellara Elena Carletti

Carletti, non è pienamente soddisfatta dalla sentenza?

"Le sentenze si rispettano. Sicuramente è esemplare la condanna all’ergastolo di padre e madre perché riconosce pienamente la responsabilità genitoriale ed è un segnale importantissimo. Un pezzo di verità e di giustizia è stata fatta, vedremo se si proseguirà nella ricerca della verità".

Si riferisce alle assoluzioni?

"In tutti questi mesi abbiamo immaginato un quadro di coinvolgimento ampio familiare. Lo stesso procuratore aveva paragonato queste dinamiche a quelle di certe famiglie addirittura mafiose. Oggi parte della famiglia invece ne esce... "

Ora che cosa farete?

"Prendiamo atto, rifletteremo nei prossimi giorni e continueremo a lavorare contro i matrimoni forzati. È l’unica cosa che possiamo fare: essere sempre più pronti rispetto a un tema, che purtroppo ci riguarda tutti e sul quale occorre una formazione continua e un’attenzione costante".

Quando ci sarà il funerale di Saman?

"Ancora non sappiamo. A questo punto, chiuso il processo, aspetteremo le risposte di cui abbiamo bisogno per procedere e per sostenere il funerale, necessario per dare vera dignità a questa ragazza".