STELLA BONFRISCO
Cronaca

Seta, obiettivo contratto unico. I sindacati continuano a trattare: "Ma serve un milione di euro"

Cgil e Cisal fanno il punto: "Passo dopo passo stiamo raggiungendo accordi migliorativi. Dai buoni pasto di 8 euro per tutti i dipendenti fino al 40% di maggiorazione sugli straordinari".

Cgil e Cisal fanno il punto: "Passo dopo passo stiamo raggiungendo accordi migliorativi. Dai buoni pasto di 8 euro per tutti i dipendenti fino al 40% di maggiorazione sugli straordinari".

Cgil e Cisal fanno il punto: "Passo dopo passo stiamo raggiungendo accordi migliorativi. Dai buoni pasto di 8 euro per tutti i dipendenti fino al 40% di maggiorazione sugli straordinari".

"Per l’intesa sul contratto unico di Seta serve almeno un milione di euro". Lo stimano Filt Cgil e Faisa Cisal di Reggio Emila, che prevedono di chiuderla ad aprile del 2025, all’esito di un percorso negoziale con l’azienda avviato dopo due anni di scioperi. Aumenti di salari e assunzioni sono gli obiettivi nella vertenza con Seta, azienda che gestisce il trasporto pubblico locale. "Al tavolo di trattativa stiamo procedendo passo per passo, per raggiungere quanto prefissato – ha detto Giuseppe Ranuccio di Filt Cgil – È stato raggiunto un accordo per l’assegnazione di ticket dell’importo di 8 euro per tutti i mille dipendenti di Seta (complessivamente dei tre bacini: Reggio, Modena e Piacenza), che corrispondono a circa 170 euro in più al mese. Inoltre è stata concordata una maggiorazione del 40% sul lavoro straordinario. Ed è stato poi raggiunto un accordo per le officine. Operazioni che hanno dato fondo ai 600mila euro stanziati da enti locali e soci. Il problema rimane sempre quella della mancanza degli autisti, per questo occorre investire nel rendere questo lavoro più attrattivo, meglio retribuito. L’Academy non sta incidendo rispetto a questo percorso, perché non tutti i partecipanti al conseguimento della patente decidono di restare in azienda".

Ad aggravare la situazione sono i costi per l’abitazione che molti autisti, provenienti da altre realtà, devono sostenere e che spesso diventano motivo di rinuncia al posto di lavoro. "È veramente necessaria una politica abitativa in questo senso – ha aggiunto Federico Leoni di Filt Cgil. – Non bastano i pochi posti che abbiamo a disposizione come Seta, tra l’altro disponibili per chi è solo. Ci vogliono soluzioni più convenienti per far decidere gli autisti a fermarsi. Le istituzioni devono farsene carico". Tra i punti contemplati nella vertenza, si vogliono uniformare i contratti precedenti e successivi al 2012 – anno in cui è nata Seta – sempre nell’ottica di migliorare stipendi e condizioni di lavoro. Passo successivo sarà far rientrare tutte le aziende di trasporto pubblico presenti sul territorio regionale – a esclusione di Parma, che si è già chiamata fuori – sotto Tper. "Ma a condizione – ha chiarito Ranuccio – che ogni provincia mantenga la gestione e il controllo sul proprio territorio. Devono rimanere le agenzie territoriali, anche all’interno di una holding, perché il governo del servizio deve essere locale. Servono altri soldi per arrivare a questi risultati. Confidiamo nei 150mila euro che dovrebbero arrivare da Provincia, Comune e Agenzia per la Mobilità, ma anche in nuovi investimenti da parte dell’azienda".