Un Consiglio Comunale aperto, con la finalità di rendere più stretto il legame tra il Comune di Reggio Emilia, con i suoi servizi, e il mondo che ruota attorno alla Casa Circondariale, i suoi detenuti e chi vi opera all’interno. Lo ha annunciato il sindaco Marco Massari, venerdì sera, alla Festa nazionale dell’Unità in corso di svolgimento al Campovolo, durante un dibattito sulla questione dell’Autonomia differenziata ed il governo delle città, che l’ha visto protagonista assieme ad altri sindaci del Pd tra cui Roberto Gualtieri, primo cittadino di Roma, Vito Leccese, neosindaco di Bari ed Elena Piastra, a capo dell’Amministrazione comunale di Settimo Torinese. Il tutto moderato da Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, nonché membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
Il tragico evento avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì al carcere della Pulce dove un detenuto di origine marocchina di 54 anni, in carcere per cumulo di pene per furti, rapina e resistenza a pubblico ufficiale (con ‘fine pena’ prevista per il 2026, ma con possibile uscita anticipata al 2025 grazie ai benefici carcerari), si è tolto la vita impiccandosi alle grate della sua cella con dei brandelli di una maglietta, dopo una lite con il suo compagno di cella, ha scosso le coscienze. Sull’accaduto sta indagando la procura reggiana, con il sostituto Maria Rita Pantani che – come riportato ieri dal Carlino – ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio.
È stato proprio Baruffi, nel suo intervento introduttivo, a ricordare come col suicidio dell’altra notte: "Sono 67 le persone che si sono tolte la vita in carcere dall’inizio dell’anno in tutta Italia. Il nostro partito ha denunciato a tutti i livelli questa situazione, che è ampiamente nota. Tuttavia il Governo sta tergiversando ed i provvedimenti assunti non producono risultati. È evidente che non siamo in grado di rispettare il dettato della Costituzione nella detenzione delle persone".
Una perdita, quella del detenuto 54enne, che è stata ricordata con un minuto di silenzio prima dell’inizio del dibattito al campovolo. Cui ha fatto seguito l’importante riflessione del sindaco di Reggio, Marco Massari: "Il tema dei suicidi in carcere non va né dimenticato, né accantonato – ha sottolineato il primo cittadino della città del tricolore – Queste persone sono nelle mani dello Stato, che ne deve garantire la tutela, dal punto di vista della loro sicurezza e salute. Spesso le persone che si suicidano in carcere sono malate, o, comunque, non sono curate".
Da qui l’opportunità, condivisa in un incontro con la direttrice del carcere di via Settembrini, di organizzare un Consiglio Comunale aperto "in modo da portare dentro la Casa Circondariale i nostri servizi: scuola, salute, avviamento al lavoro, formazione. Proprio perché il carcere non può essere considerato un’entità separata rispetto al tessuto sociale della città – ha specificato Massari – È opportuno attivare tutti i percorsi possibili di riabilitazione. Che non riguardano solo i detenuti (sono ben 7 i casi di suicidio dall’inizio dell’anno in Emilia-Romagna e il 67esimo in Italia, ndr) ma anche le guardie carcerarie (7 in tutto il Paese da inizio 2024, ndr), perché anche tra loro il tasso di suicidi non è indifferente Quello è un mondo che, sia dal punto di vista etico che umano, abbiamo il dovere di non abbandonare".
Nicola Bonafini