A Rimini la mostra fotografica ‘Tutti al mare’ per celebrare 180 anni di vacanze

Dall’1 luglio al 31 agosto, dal bagno 47 al bagno 100, in esposizione oltre 200 immagini del turismo balneare della città

Rimini, 27 giugno 2023 – Sarà inaugurata ufficialmente l’1 luglio la mostra fotografica ‘Tutti al mare (1843-2023)’ che si aggiunge al ricco programma culturale estivo: fino al 31 agosto le immagini racconteranno i 180 anni di storia di Rimini, la più importante realtà balneare.

Rimini, una delle 200 foto della mostra 'Tutti al mare'
Rimini, una delle 200 foto della mostra 'Tutti al mare'

Quasi 200 fotografie, 100 plance e oltre 20 manifesti compongono questa passeggiata nostalgica (video) che accompagna lo spettatore lungo due secoli di curiosità, luoghi e abitudini. Un racconto che parte dal 1843, l’anno in cui prende avvio questa meravigliosa storia, e arriva fino ad oggi mostrando i momenti fondamentali della crescita di Rimini come punto di riferimento per il turismo balneare

Il programma della mostra

‘Tutti al Mare’ catapulta lo spettatore in un vero e proprio viaggio alla scoperta della città, con oltre due chilometri e mezzo di sorrisi, giochi, eventi, riti e miti da spiaggia che permettono di conoscere le curiosità, i luoghi e le pratiche sopravvissute al passare del tempo.

A partire dal bagno 47 al bagno 100, infatti, si potranno incontrare un centinaio di plance che raccontano la spiaggia dai suoi esordi ottocenteschi a oggi, passando attraverso gli anni del boom economico, quando Rimini diviene la capitale del turismo balneare europeo.

Ecco le 8 sezioni autonome che compongono il percorso: 

- Si comincia!, gli albori della vita balneare

- Tuffi e spruzzi, il mare e suoi modi di salparlo

Chic&Chic, l’eleganza dei costumi e il senso del pudore

- Parate e sfilate, il lungomare e i suoi eventi

- Capanni e rose, l’organizzazione di spiaggia e le sue architetture 

- Palette e secchielli, i giochi

- Su le braccia, giù le braccia, le attività per il benessere del corpo 

- Tipi e riti, i rituali con i suoi personaggi.

“Questa mostra non ha un verso”; così viene commentata in maniera scherzosa la mostra, evidenziando uno dei caratteri più originali di questo allestimento, dove l’ampiezza del percorso non consentiva un racconto di tipo cronologico e sequenziale. 

Le foto più iconiche

Sono tanti i passaggi ricordati in questa mostra che fa della nostalgia la sua emozione portante. Uno dei più commoventi è l’immagine da cui tutto ebbe inizio: l’avviso che promuove l’apertura del primo ‘Stabilimento privilegiato di Bagni Marittimi in Rimini’ nel 1843. 

Altro momento di svolta, il passaggio in mano pubblica del complesso dello Stabilimento Bagni (1869) con il Kursaal che dopo qualche anno (sarà inaugurato il 1° luglio 1873) sostituisce il vecchio edificio di legno (notevole la foto del cantiere del Kursaal nel 1872) e l’Idroterapico (inaugurato nel 1876) che istituzionalizza il tema delle cure marine come fonte di salute e benessere. Seguono l’apparizione dei villini sul lido (foto del 1892) e nel 1908 l’apertura del Grand Hotel con l’invenzione dello slogan Rimini l’Ostenda d’Italia.

E ancora, la rapida e prodigiosa ripartenza postbellica alla fine degli anni Quaranta, lo spazio della spiaggia che si riempie al perfezionarsi dell’organizzazione dei servizi di spiaggia. E i grandi bagni di folla, momenti indimenticabili di euforia collettiva, dal Corso dei Fiori (1957), alla Mototemporada (1970) fino alla Notte Rosa.

Le immagini provengono dalle collezioni comunali conservate alla Biblioteca Gambalunga, dalle collezioni Battaglini, Freddi, Maioli e Rusticani, dall'Enit e dallo studio riminese Moretti. E ancora foto provenienti dagli archivi APT, Minghini e Raggi Rimini Press. Presenti anche foto provenienti dall'Ufficio Stampa del Comune, in gran parte a firma di Emilio Salvatori, e gli scatti e i materiali di Giorgio Salvatori e Rimini Sparita.

La spiaggia, da risorsa naturale a industria del turismo

“Volevamo festeggiare – commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – questi 180 anni di vita della nostra spiaggia attraverso una mostra insolita e suggestiva che raccontasse la trasformazione della spiaggia da risorsa naturale sempre esistita a straordinaria industria del turismo. Un luogo fisico, ma anche un paesaggio immateriale e metaforico che si è affermato come la più importante realtà balneare d’Europa, diventando il simbolo della vacanza al mare e Rimini la località più riconoscibile di quella ‘inversione rituale’ che è la vacanza. Anche attraverso iniziative come queste oggi Rimini si candida a Capitale italiana della cultura 2026”.

Anche nel 2022 Rimini aveva ospitato una mostra fotografica in riva al mare. “Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con ‘La Vita Dolce’ – commenta il presidente della cooperativa Bagnini Rimini Sud Mauro Vanni – la stagione balneare si arricchisce di una nuova mostra che non solo celebra questi 180 anni di storia in spiaggia ma che entra attivamente sulla spiaggia per fare la storia”.

Un progetto nato dalla collaborazione tra Comune di Rimini, Biblioteca Gambalunga, Fellini Museum, Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini Sud, Piacere Spiaggia Rimini, in collaborazione con Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita - QuVi, Università degli Studi di Bologna Centro di Studi Avanzati sul Turismo - CAST, Università degli Studi di Bologna, Romagna la Terra della Dolce Vita, Confartigianato.