Accoltellamento Rimini, il padre del bambino ferito: "È vivo per miracolo"

Parla il padre del bambino accoltellato. Sottoposto a due operazioni in poche ore, gli hanno ricostruito la carotide. E' stato trasferito in Chirurgia Pediatrica, la prognosi è di 60 giorni

Maurizio Focchi, Roberta Frisoni, Salvatore Tarantini, Andrea Gnassi con Sunny

Maurizio Focchi, Roberta Frisoni, Salvatore Tarantini, Andrea Gnassi con Sunny

Rimini, 13 settembre 2021 - "Tamin è vivo per miracolo. Sta meglio, e non vediamo l’ora di riportarlo a casa". Ha il volto ancora provato dalla paura e dalla sofferenza Sunny, padre del piccolo colpito dall’accoltellatore. Ma ieri mattina, dopo la seconda operazione a cui il figlio è stato sottoposto, ha ritrovato la forza di sorridere. Sia la prima operazione di sabato sera alla carotide, recisa dal fendente, sia quella di ieri mattina, sono riuscite. Tamin, che ha 6 anni, sta meglio e oggi è stato trasferito nel reparto di Chirurgia Pediatrica, diretto dal dottor Vincenzo Domenichelli. Resta sotto costante osservazione anche dell'equipe di Chirurgia Vascolare diretta dal dottor Salvatore Tarantini, che ha eseguito l'intervento. La prognosi è di 60 giorni.

Tamin è il secondo figlio di Sunny: Il piccolo ha solo un anno, il grande 12. Sunny e la moglie, originari del Bangladesh, vivono dal 2007 a Poggio Torriana, dove lui lavora alla Focchi. I figli sono nati tutti in Italia.

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Come è avvenuta l’aggressione a suo figlio? "Stavamo camminando io, lui, mia moglie e una sua amica in viale Regina Elena (vicino all’incrocio con via Pascoli) quando all’improvviso, alle spalle, è arrivato di corsa l’aggressore e ha colpito mio figlio. Ha ferito lui, ma è stato un caso. Poteva ferire me, mia moglie, qualsiasi altra persona. E’ successo tutto in pochi secondi". Come sta Tamin? "Molto meglio. Stamattina (ieri per chi legge) prima di tornare in sala operatoria era vigile e più tranquillo. E contento: ha ricevuto dei regali, tra cui una macchinina della polizia telecomandata, e gli hanno fatto guardare i cartoni animati". I suoi fratelli l’hanno visto? "Sì. Il grande si era spaventato a morte, come mia moglie. Ora sono più tranquilli, a casa. Mentre io ho fatto la notte in ospedale. Devo dire tanti grazie, posso?". Prego... "Ringrazio tutti i medici e gli infermieri dell’ospedale, i poliziotti, il mio titolare Focchi, il sindaco di Rimini Gnassi e il vice sindaco Frisoni che hanno passato la notte con me, gli altri sindaci che mi hanno manifestato solidarietà e le tante persone che ci stanno aiutando". All’ospedale Infermi sabato sera è stata approntata un’equipe d’urgenza guidata dai primari di chirurgia vascolare e pediatrica, Salvatore Tarantini e Vincenzo Domenichelli. "Nella prima operazione – spiega Tarantini – abbiamo ricostruito la carotide del bimbo. Ieri mattina l’abbiamo rioperato per rifinire l’intervento, è stato sotto i ferri soltanto un’ora e mezza". Anche Gnassi ringrazia la Polizia, l’equipe, in particolare Tarantini, Domenichelli, la dottoressa Camilla Cavicchi, responsabile dell’Anestesia e tutti gli altri sanitari. "Con i servizi sociali – dice – abbiamo attivato una rete di assistenza con il Comune di Poggio Torriana per prestare totale sostegno, anche psicologico, alla famiglia. In ospedale c’era ieri pure Maurizio Focchi, il titolare delle industrie Focchi. "Io e Sunny ci siamo conosciuti a Singapore nel 1999, e poi è venuto a lavorare qui per noi. E’ una persona in gamba, e ha una splendida famiglia. Gli siamo vicini e lo aiuteremo in tutti i modi".