
Al centro uno spettacolo al campo dei Mutoid, a Santarcangelo dal 1900; a sinistra Gabriele Stanchini di Alleanza civica; a destra Francesco Ricci di Più Santarcangelo
"I Mutoid devono restare a Santarcangelo". L’appello per gli artisti lanciato l’altro ieri dal consiglio è bipartisan, unisce i consiglieri di destra e sinistra. Ma opposizione e maggioranza si dividono sul come evitare lo sfratto ai Mutoid, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha giudicato "abusive" le abitazioni degli artisti (ricavate da vecchi camion, roulotte e container). Tanto che l’ordine del giorno avanzato da Pd, Più Santarcangelo e Pensa-Una mano per Santarcangelo è stato approvato solo con i voti della maggioranza: contrari i consiglieri di Alleanza civica e Berlati, astenuti quelli di Fratelli d’Italia. L’ordine del giorno approvato l’altra sera impegna la giunta a "individuare soluzioni che, nel rispetto di quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato, garantiscano la permanenza e l’operato dei Mutoid nel territorio di Santarcangelo". Viene chiesto inoltre all’amministrazione di "organizzare manifestazioni ed eventi per valorizzare la cultura dei Mutoid e coinvolgere i cittadini, rafforzando il legame tra la comunità degli artisti e il resto della città". L’atto è stato firmato anche dal capogruppo di Più Santarcangelo, Francesco Ricci, il figlio di Giorgio, il vicino di casa da anni in lotta contro i Mutoid, che col ricorso vinto al Consiglio di Stato ha messo in pericolo la permanenza degli artisti.
Da Alleanza civica il no alla proposta della maggioranza è stato secco. "Anche noi riconosciamo il valore culturale che Mutonia ha portato a Santarcangelo, e siamo vicini e solidali con gli artisti – premette Gabriele Stanchini – Auspichiamo che si possa trovare presto una soluzione definitiva per la loro permanenza a Santarcangelo. Ma non condividiamo il movimento macchinoso messo in campo dalla sinistra e dalle varie associazioni al fine di insabbiare le responsabilità del Comune". Perché "non è con un odg del genere che si risolvono i problemi. Ci aspettavamo soluzioni concrete o proposte". Perché "dove sono oggi, i Mutoid non possono più stare, questo è chiaro. Inutile intestardirsi in battaglie perse in partenza: bisogna trovare un altro luogo adatto agli artisti". "Massima solidarietà ai Mutoid – dice Italia Piscitelli di Fratelli d’Italia – Ma il luogo dove vivono non è conforme alle leggi. Hanno continuato lì per oltre 30 anni la loro attività forse perché mal consigliati". I Mutoid vanno aiutati "così vanno aiutate altre attività oppresse dalla burocrazia", continua Piscitelli facendo riferimento "a un centro ippico" e ad altre attività. Pertanto "invito l’amministrazione a essere giusta", a supportare i Mutoid che "sono vanto per la nostra comunità" così come altre realtà.
In attesa di una soluzione per i Mutoid, il Comune sta preparando i primi atti dopo la sentenza. Tra qualche settimana sarà firmata una nuova ordinanza di demolizione, in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato. Ordinanza che verrà sicuramente impugnata dagli avvocati dei Mutoid, per prendere tempo ed evitare lo sfratto agli artisti, in attesa dell’agognata soluzione.