Bollette ‘pazze’ a Rimini, "stangata da 3mila euro per un’anziana disabile"

Federconsumatori avvia decine di cause legali a difesa degli utenti. "Aumenti praticati con contratti che non sono mai stati sottoscritti"

Rimini, 18 marzo 2024 – Bollette ‘pazze’: i casi si moltiplicano. Sono ormai decine i riminesi che hanno deciso di bussare allo sportello di Federconsumatori Rimini dopo aver ricevuto una stangata a sorpresa.

"In tutta Italia - come già segnalato da Federconsumatori - stanno arrivando ondate di bollette d’importo elevatissimo, sia per quanto riguarda l’energia elettrica, sia il gas. Molti i cittadini che chiedono il nostro aiuto per avere assistenza e verificare gli importi, in alcuni casi più che decuplicati, delle loro bollette di energia". La brutta sorpresa viaggia con il postino. In tanti, nell’aprire le buste che contengono le fatture, sono letteralmente sbiancati: conti salatissimi, da 1.500 a 2mila euro. Se non peggio.

Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini
Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini

"E’ il caso di un’anziana riminese, una donna con una particolare disabilità, che di recente si è vista recapitare a casa un importo da 3mila euro per una bolletta del gas bimestrale - spiega Graziano Urbinati, presidente di Federconsumatori Rimini -. Il figlio si è rivolto a noi, spiegando che i consumi in casa sono sempre stati abbastanza alti, per via delle condizioni di salute della madre. Tuttavia generalmente non avevamo mai superato i 500 euro. Stiamo compiendo delle verifiche, in particolar modo sulle modalità legate alla comunicazione di una eventuale variazione dei prezzi".

Certamente quello dell’anziana è un caso limite, ma le segnalazioni finite sotto la lente di ingrandimento di Federconsumatori non sono poche, a Rimini così come nelle altre province emiliano-romagnole e in più generale in tutta Italia. "A quanto sembra emergere, sarebbero stati praticati in maniera unilaterale aumenti con nuovi contratti, senza che gli interessati li abbiano sottoscritti. Stiamo mettendo in campo azioni e contestando le modalità di comunicazione delle variazioni dei prezzi, unilateralmente praticate, massimi oneri e massimi costi, che appaiono arbitrarie e che vanno impedite e sanzionate".

Spiega Federconsumatori: "L’energia non è un bene di consumo voluttuario, ma un bene comune fondamentale, il cui accesso va garantito a tutti in condizioni sostenibili, perché attraverso di essa si realizzano diritti di cittadinanza. A questo servono gli strumenti e le autorità di regolazione di quello che è un mercato particolare soggetto a regolamentazione specifica, non a stabilire le forme di presidio dei profitti privati di operatori qualsiasi". Ecco perché diverse strutture territoriali di Federconsumatori stanno avviando in questi giorni delle cause legali a tutela dei consumatori e, a livello nazionale, l’associazione sta supportando diverse azioni inibitorie nei confronti di alcune aziende".