LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Omicidio Pierina, si stringe il cerchio. Ecco la verità dei figli, oggi il colloquio chiave in Procura

Giuliano, Giacomo e Chiara hanno incontrato i legali per condividere particolari sulla vita della madre. Proseguono senza sosta le indagini: accertamenti sull’ascensore e sugli abiti sequestrati a Louis

Rimini, 8 novembre 2023 – Nuovi particolari. Dettagli sulla vita di Pierina Paganelli, l’ex infermiera di 78 anni massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre scorso nel garage di via Del Ciclamino, che saranno portati all’attenzione del sostituto procuratore Daniele Paci. Nella speranza che possano agevolare gli investigatori e dare nuovo impulso all’inchiesta. Ieri i figli della vittima - Giuliano, Chiara e Giacomo Saponi - hanno avuto un colloquio con i legali che li rappresentano, gli avvocati Monica e Marco Lunedei. Il desiderio era quello di mettere in evidenza alcuni elementi ritenuti importanti riguardanti la madre. Un aggiornamento necessario, secondo i figli, alla luce delle interviste e degli articoli che nelle ultime settimane hanno monopolizzato programmi televisivi e giornali.

Pierina Paganelli (terza da sinistra) insieme ai tre figli Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi
Pierina Paganelli (terza da sinistra) insieme ai tre figli Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi

Elementi che oggi saranno condivisi dagli avvocati Lunedei con il pm Paci, nel corso di un nuovo incontro. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Rimini, diretta dal vice questore aggiunto Dario Virgili, proseguono senza sosta, anche se al momento non vi sono persone iscritte nel registro degli indagati. Ieri e l’altro ieri i poliziotti hanno compiuto nuovi sopralluoghi nel complesso residenziale di via Del Ciclamino. Soffermandosi in particolar modo sul seminterrato in cui trovano i box auto e sulla palazzina del civico 31. Quella in cui abitava Pierina, ma dove vivono anche il figlio Giuliano, la nuora Manuela Bianchi, insieme alla figlia sedicenne, e Louis Dassilva, presunto amante della Bianchi, e la moglie di quest’ultima, Valeria Bartolucci. Sei persone, tre appartamenti, tutti situati sullo stesso pianerottolo.

Gli investigatori hanno compiuto nuovi accertamenti sull’ascensore (possibile, ipotizza qualcuno, che la sera del 3 ottobre fosse stato manomesso?) e sui contatori. Ma nei giorni precedenti sono stati effettuati nuovi prelievi tra gli effetti personali di Louis: un paio di scarpe e dei pantaloni. Dassilva ha affermato trattarsi dei vestiti che indossava il 2 ottobre, giorno del suo incidente in moto, ma gli inquirenti sospettano che siano i vestiti che aveva addosso il giorno seguente, ovvero quello del delitto. Si attendono gli esiti dell’analisi forense sul cellulare sequestrato alla figlia sedicenne di Manuela e Giuliano. E si attendono anche i risultati della polizia scientifica sulle tracce ematiche e i campioni di Dna. Per ora, all’appello, manca ancora l’arma del delitto, la lama usata per sferrare ripetuti fendenti alla 78enne, che aveva appena fatto ritorno da un incontro nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova.