
Il Comune di San Clemente revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini
Rimini, 25 aprile 2025 – Il Comune di San Clemente, in provincia di Rimini, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e l’ha conferita postuma a Giacomo Matteotti, il deputato socialista assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924. La decisione è stata approvata all’unanimità nel corso del Consiglio comunale riunito mercoledì pomeriggio, alla vigilia del 25 aprile.
Un atto dal forte valore simbolico, come sottolineato dalla sindaca Mirna Cecchini durante il suo intervento in aula. “Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini – ha dichiarato – significa prendersi la responsabilità di giudicare con determinazione e piena maturità un passato costellato da atrocità, economia inesistente, azzeramento del pensiero critico in modo scientifico, quasi chirurgico. San Clemente non ha mai assorbito gli ideali della politica, della violenza, dell’efferatezza e della dispersione armata di ogni e più minima libertà individuale caratterizzanti l’intero e nefasto periodo del regime fascista! Io voglio, anzi noi vogliamo, stare dalla parte giusta della Storia: San Clemente è sempre stato ed è un Comune antifascista!”.
Nel motivare il conferimento della cittadinanza onoraria a Matteotti, la prima cittadina ha ricordato come il suo sacrificio sia ancora oggi un esempio di coraggio civile. "In un’epoca in cui il coraggio delle proprie azioni e l’intransigenza verso le bestialità sembrano venir meno – ha detto Cecchini – l’esempio di Matteotti è pronto a ricordarci che la democrazia e la libertà non sono beni scontati e facilmente ottenibili, ma l’epilogo di faticose conquiste personali e collettive, la spina dorsale dei popoli capaci di rialzare la testa".
La scelta di San Clemente si inserisce in un’onda di iniziative analoghe: proprio ieri, anche il Comune di Ozzano dell’Emilia (Bologna) ha revocato la cittadinanza a Mussolini, concessa nel 1924, accogliendo la richiesta dell’Anpi locale. "Non abbiamo esitato a rispondere all’appello – ha detto il sindaco Luca Lelli – e abbiamo voluto lanciare un segnale forte, puntando l’attenzione sull’impegno che da sempre abbiamo nel promuovere una società basata sui valori di democrazia e libertà".
Una proposta simile è arrivata anche a Isernia, dove i gruppi consiliari di centrosinistra hanno chiesto la revoca della cittadinanza onoraria concessa al duce il 20 maggio 1924. "Un atto di adesione ideologica al regime fascista nascente – ha spiegato il capogruppo Pd Stefano Di Lollo – oggi incompatibile con i valori della Costituzione repubblicana. Restituire alla storia il suo giusto significato è fondamentale per costruire un presente consapevole e un futuro libero".