MONICA RASCHI e MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Coronavirus Rimini, dipendente contagiato. I colleghi si mettono in quarantena

Il caso in Valmarecchia. Intanto il ristoratore di San Clemente sta meglio e potrebbe essere dimesso

Coronavirus, il pronto soccorso

Coronavirus, il pronto soccorso

Rimini, 3 marzo 2020 - Il ristoratore, risultata la prima persona positiva al nuovo coronavirus nel Riminese, sta decisamente meglio e non si esclude che nei prossimi giorni verrà dimesso dall’ospedale. L’uomo era stato ricoverato lunedì 25 febbraio ma già dal giorno dopo la febbre, come lui stesso aveva dichiarato, era scomparsa.

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Una buona notizia, unita a quella che, a tutto ieri sera, non risultavano bambini contagiati dal virus ma nemmeno piccoli con qualche sintomo sospetto. Ci sono, invece, altri tre casi di persone sottoposte a tampone per la verifica della presenza del coronavirus che sono risultate positive. Si tratta di due donne, rispettivamente di 54 e 80 anni e un uomo di 89.

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Tutti residenti nella zona sud della provincia di Rimini quindi, in qualche modo, collegati ai primi casi registrati. Questi ultimi tre casi sono tutti ricoverati nell’ospedale di Rimini ma le loro condizioni, sempre secondo quanto reso noto nel pomeriggio di ieri, non apparivano gravi. Complessivamente salgono a diciassette le persone positive al nuovo virus che vivono nel Riminese. Di questi, nove sono ancora ricoverati all’Infermi, mentre otto sono nelle loro abitazioni in quanto privi di sintomi o comunque con sintomi talmente lievi da non richiedere la permanenza nella struttura ospedaliera.

Sempre nella giornata di ieri, come rende noto la Prefettura di Rimini, le autorità sanitarie marchigiane hanno comunicato il caso di un uomo positivo al nuovo coronavirus che lavora presso gli stabilimenti di una grande azienda in Valmarecchia. Viene precisato che l’uomo, residente nel Pesarese, non è ricoverato nell’ospedale di Rimini. L’Azienda Usl ha comunque immediatamente provveduto a individuare e collocare in quarantena i colleghi con i quali l’uomo ha avuto i contatti più ravvicinati negli ultimi giorni. Si tratta di circa 25 persone ma, è opportuno sottolineare, la misura adottata è a scopo precauzionale: al momento nessuno di loro presenta nessun sintomo sospetto.

Intanto ha ricevuto dall’Ausl l’esito degli esami l’unico dipendente del ristorante di San Clemente, che ancora non sapeva se era stato contagiato o meno. Si tratta di un giovane di Morciano che lavora nel locale da tempo, e che martedì scorso era stato sottoposto d’urgenza, insieme ai suoi familiari, al tampone. I risultati sono arrivati ieri: sia lui che la moglie e il figlio sono risultati negativi. "Non abbiamo il coronavirus, siamo assolutamente sani – dice lui – e ora lo possiamo dire con i test alla mano. Così finalmente se la smetteranno qui in paese di dire che siamo stati contagiati anche noi". Nonostante l’esito, lui e i familiari dovranno rimanere in quarantena precauzionale fino alla fine di questa settimana.