
Alla luce della decisione presa per motivi di ordine pubblico dalla prefettura di Forlì, "l’auspicio è che si possa ripensare...
Alla luce della decisione presa per motivi di ordine pubblico dalla prefettura di Forlì, "l’auspicio è che si possa ripensare al provvedimento assunto di impedire ai tifosi della squadra di basket della Rivierabanca Rimini di assistere alla partita con l’Unieuro di Forlì", derby molto sentito in programma domenica all’Unieuro Arena. A sostenerlo, in una nota, è il parlamentare forlivese Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna (in foto). "Non trovo che sia la strada giusta impedire a una maggioranza di tifosi tranquilli di assistere alle partite della propria squadra del cuore per evitare le violenze di pochi facinorosi – osserva –: per prevenire le turbative all’ordine pubblico collegate agli incontri sportivi, in questo caso di basket, da parte di soggetti rissosi, il più delle volte già noti alle forze dell’ordine, penso che ci siano altre soluzioni". A giudizio dell’esponente del Carroccio "è normale che le tifoserie di due squadre in campo si contrappongano, succede ovunque, ciò che è da prevenire e punire è la degenerazione della tifoseria, spesso alimentata da poche persone che trascinano gruppi più numerosi a esibirsi in comportamenti anche molto aggressivi". Del provvedimento adottato dalla prefettura, prosegue Morrone, "capisco la ratio, ma forse servirebbe in generale una riflessione in più perché se si generalizzasse questo metodo si impedirebbe, nei fatti, al pubblico di assistere agli eventi che contrappongono due squadre e dall’altro si potrebbe dare la stura a espressioni di violenza fuori dagli impianti sportivi. Credo che il problema sia da affrontare quanto prima con la collaborazione degli amministratori locali e dei presidenti delle società sportive".
Dello stesso avviso anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luca Pestelli, il quale aggiunge: "Le partite, si giocano tanto in campo quanto sugli spalti, il legame dei tifosi con squadra e città rappresenta una forza importante. Un sentimento che va spento, ma coltivato e incentivato".