REDAZIONE RIMINI

Eron dipinge la ’vendetta’ contro i nonni

Cancellata al centro anziani del parco Marecchia un’opera dell’artista. Lui torna e realizza un murales per "pareggiare i conti"

Chi di spray ferisce, di spray perisce. La ’vendetta’ di Eron contro gli anziani che avevano ricoperto il suo murales e quelli di altri writer non si è fatta attendere. Il noto artista riminese è tornato sul ’luogo del delitto’ e ha realizzato, sul muro da dove erano state cancellate le opere con un mano di grigio, un nuovo murales. E il soggetto dell’opera di Eron è emblematico: l’artista ha raffigurato un anziano di spalle che, ’armato’ di pennello, copre niente meno che la Gioconda di Leonardo da Vinci.

Una provocazione? "Nient’affatto", dice Eron. Che ha preso a cuore la questione, quando ha scoperto che, un mese fa, era stato cancellato dal muro esterno del centro sociale anziani del parco XXV aprile (il parco Marecchia) un’opera che era considerata ’storica’ dalla street art riminese: il murales realizzato nel 1994 durante la manifestazione internazionale di street art Indelebile che si era tenuta a Rimini. In quell’occasione Eron, già piuttosto affermato, e altri artisti impegnati nell’evento avevano lasciato in eredità un murales con le loro firme. Un mese fa, dopo 27 anni, gli anziani dell’associazione Parco Marecchia, che gestiscono il centro, hanno pensato bene di cancellare il murales. Quando Eron l’ha saputo, ha deciso che doveva tornare lì e dipingere una nuova opera che in qualche modo raccontasse la vicenda. Con il suo stile ha dipinto la scena con un anziano (che esiste davvero: l’ha fotografato e poi raffigurato) che cancella la Gioconda con un pennello.

"Siamo tornati a dipingere sullo stesso muro, 27 anni dopo... Non è la stessa cosa, ma serviva a tenere il punto e pareggiare il conto". Ma Eron non vuole scaricare tutta la colpa sugli anziani: "La perdita del murales originario non può essere imputata solamente all’iniziativa maldestra degli ospiti del centro anziani. E’ il frutto, semmai, di una retorica del decoro tanto pervasiva quanto priva di visione. Sarebbe ora di discutere della dicotomia tra arte e vandalismo, prendendo atto che la writing art è un’espressione artistica del nostro tempo, in tutte le sue forme e accezioni, legali e illegali". Ecco perché Eron spera che "venga cambiato l’articolo 639 del codice penale, che prevede anche l’arresto per chi dipinge senza autorizzazione".

Quando si sono trovati di fronte il nuovo murales di Eron, molti anziani del centro sociale al parco Marecchia ci hanno riso sopra. "Avevamo cancellato quelle scritte in buona fede", dicono alcuni di loro. Alla fine la ’vendetta’ di Eron è piaciuta anche a loro. E quando l’artista ha pubblicato (su Instagram) le immagini e un post sulla vicenda, tanti sono andati subito a farsi fotografare accanto alla nuova opera.

Manuel Spadazzi