Focolaio covid ospedale Riccione, caos in cardiologia

Nel reparto sono emerse tre positività. Immediata la procedura dell’Ausl, accessi bloccati per un giorno

Non è la prima volta che si sviluppa un focolaio in una unità operativa

Non è la prima volta che si sviluppa un focolaio in una unità operativa

Riccione (Rimini), 19 dicembre 2021 - Chiusa ai nuovi ricoveri per circa 24 ore, causa Covid, l’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Ceccarini di Riccione. La riapertura è arrivata ieri, nel corso del pomeriggio, dopo le 16 quando lo screening ha permesso di constatare che il focolaio era stato limitato. Il campanello di allarme era scattato in precedenza dopo che nel reparto era emerso un caso di positività. In realtà i positivi erano ben tre. In quel momento sono scattati i protocolli aziendali che hanno previsto anche la chiusura del reparto impedendo i nuovi ricoveri, mentre venivano avviati gli esami del caso su pazienti e personale medico per circoscrivere il cluster, impedendo la diffusione del virus ad altri reparti ospedalieri.

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L’attività è proseguita in attesa dei referti dei test eseguiti, ed ha permesso già nella giornata di ieri di avere un quadro preciso della situazione. E’ stato a quel punto che l’Ausl ha consentito la ripresa delle attività dell’Unità operativa. Una chiusura lampo, dopo avere scongiurato la diffusione dei contagi nel reparto e nelle altre unità operative, che ha permesso di non aggravare lo stress che pesa sulle unità ospedaliere a causa della condizione complessiva portata dall’aumento dei contagi e ricoverati per il virus, per non parlare dei protocolli anti Covid che pesano nell’organizzazione dei vari reparti. Non è stato reso noto, invece, per quale motivo siano emersi casi di positività nel reparto. Non è certo la prima volta che si sviluppa un cluster in una unità operativa.

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Rimanendo alla sola situazione riminese, nelle settimane precedenti che vanno dal 18 ottobre al 12 dicembre, Rimini ha segnato un focolaio intraospedaliero in quattro settimane su otto. Numeri che restano inferiori a quelli registrati nelle case di riposo per anziani o strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie dove i focolai sono stati nel complesso cinque in otto settimane. Restando nell’ambito ospedaliero, i quattro casi di Rimini nel periodo di riferimento, a cui andrebbe aggiunto quello più recente della Cardiologia di Riccione, è il numero più alto registrato in Romagna visto che nelle otto settimane dal 18 ottobre al 12 dicembre, a Ravenna sono stati 2 i focolai intraospedalieri, come anche a Cesena, mentre a Forlì sono stati 3. Ancora una volta numeri che confermano una situazione più complicata nel riminese rispetto al resto della Romagna.