"Le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare"

Nel mirino pensionati e sportivi che hanno preso casa sul Titano: "Aumentati a dismisura i prezzi"

"Le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare"

"Le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare"

"Le residenze atipiche hanno inquinato il mercato immobiliare". A tornare su un argomento che a San Marino ha portato la bufera sin dal primo giorno è la Csdl. Numeri alla mano. "I fautori delle residenze fiscali agevolate – dicono dal sindacato – sostengono che numeri così ridotti non possono avere causato distorsioni, in termini di prezzo degli affitti e di disponibilità sul mercato immobiliare sammarinese. Ciò potrebbe avere un fondamento se le unità abitative presenti fossero innumerevoli. Ma così non è, stando ai dati resi noti in risposta ad un’interpellanza avanzata da un partito politico". Così, numeri alla mano, "nel 2023 le abitazioni disponibili, quindi gli appartamenti finiti, erano 17.268, a fronte di 14.840 nuclei familiari. Si presume che ogni nucleo familiare abbia un’abitazione, quindi facendo una semplice sottrazione, viene fuori che gli immobili disponibili sono circa 2.400. Sembrano tanti, ma molti di questi appartamenti sono tenuti a disposizione dai proprietari per i figli o i familiari. Si tratta di una scelta del tutto comprensibile. Pertanto, le case realmente utilizzabili sul mercato sono molte meno. I locali grezzi che vanno da un minimo di 20 mq a fino a 300 mq sono 1.358; depurando il dato da quelli grandi, probabilmente destinati ad attività economiche, e da quelli troppo piccoli, quanti potranno mai diventare appartamenti disponibili? Verosimilmente intorno alla metà, circa 700. Comunque, ad oggi non sono fruibili".

Quindi, "se abbiamo a disposizione circa 1.000 abitazioni – dicono dalla Csdl – che possono aumentare di qualche centinaio in prospettiva, a fronte di nuclei familiari che sono aumentati in media dal 2008 ad oggi di circa 100 all’anno, si comprende che il mercato non offre così tante opportunità". Aver dato il via libera alle residenze ai pensionati o gli sportivi esteri, sostengono dal sindacato, "innegabilmente ha inquinato il mercato interno delle abitazioni e fatto aumentare i prezzi degli affitti ben oltre le logiche di mercato. Sfidiamo chiunque a dimostrare che chi ha immobili a disposizione non preferisca venderli od affittarli a chi ha maggiori disponibilità finanziarie". Sulle politiche abitative della casa, "lo Stato dovrebbe svolgere un ruolo, che invece ha abbandonato".