FEDERICO TOMMASINI
Cronaca

Liceo Serpieri in rivolta. Studenti e genitori contro la preside. Sospeso un professore

La protesta in piazza per solidarietà al docente Marco Mangia, uno dei firmatari della lettera aperta che denunciava i disagi nell’istituto.

La protesta in piazza per solidarietà al docente Marco Mangia, uno dei firmatari della lettera aperta che denunciava i disagi nell’istituto.

La protesta in piazza per solidarietà al docente Marco Mangia, uno dei firmatari della lettera aperta che denunciava i disagi nell’istituto.

Dalle parole ai fatti. Dopo la lettera aperta firmata da una maggioranza consistente di docenti del liceo Serpieri di Viserba e indirizzata alla dirigenza dell’istituto, ora arriva anche la mobilitazione. Lunedì, nelle prime ore del pomeriggio si ritroveranno insieme alunni, insegnanti e genitori sotto agli uffici del provveditorato scolastico per lamentare il mancato confronto e i metodi della preside Francesca Tornatore.

Approfondisci:

Protesta, sospensione, ingiustizia. Il liceo si ferma per il prof Mangia: mobilitazione al Provveditorato

Protesta, sospensione, ingiustizia. Il liceo si ferma per il prof Mangia: mobilitazione al Provveditorato

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’altra. Ieri, alla fine della giornata scolastica, il professore Marco Mangia, uno degli autori della lettera, è stato convocato in dirigenza, per poi uscirne con un foglio firmato di sospensione dal lavoro per sette giorni. "Il documento è stato firmato subito dopo l’invio della famosa lettera, non faccio accuse, ma le tempistiche sono sospette – spiega Mangia -. La sospensione si riferisce ad una mail interna rivolta ad alcuni docenti, inviata a novembre. Spiegavo solamente la necessità di un confronto, cercavo dialogo con i miei colleghi e denunciavo i disservizi e i problemi della scuola. Il problema è che la dirigenza ha interpretato l’azione come un chiaro affronto verso di loro, mentre io ho sollevato soltanto i problemi, ciò che non funziona nell’istituto. Sono passati poi i mesi e ieri la dirigenza ha deciso di sospendermi. Uscendo dalla presidenza ho incontrato molti colleghi che si sono trovati increduli davanti a questa notizia e mi hanno rivolto la loro vicinanza. Credo che il numero dei docenti firmatari di questa lettera aperta ora aumenterà".

Vicinanza che si è trasformata subito in mobilitazione, visto che lunedì, subito dopo la scuola, insegnanti, ragazzi e genitori si ritroveranno davanti agli uffici del provveditorato scolastico per denunciare una situazione ingestibile. "Appena abbiamo appreso la notizia della sospensione del professor Mangia non potevamo rimanere con le mani in mano – spiegano gli altri insegnanti -. Manifestiamo proprio perché siamo indignati da questa notizia che riteniamo ingiusta e ingiustificata. Vogliamo mostrare la solidarietà ad un collega, ma soprattutto ad un nostro amico. Già prima, con la lettera aperta eravamo in tanti, una maggioranza molto consistente di docenti, ora, dopo questo fatto, siamo ancora di più. Ci siamo uniti tutti insieme tra genitori, alunni e noi insegnanti, perché l’aria al Serpieri è diventata irrespirabile. Questo è stato un anno estremamente difficile e ormai siamo quasi arrivati alla fine. Per la dirigenza è invece tutto perfetto, non è successo nulla e ogni cosa deve scorrere senza intoppi".

Un gioco del silenzio, quello della preside che secondo i professori è continuato anche dopo la denuncia dei disagi tramite lettera e si è fatta sentire solo attraverso il foglio di sospensione consegnato al prof. Mangia. "Non c’è stato alcun contatto con nessuno – continuano -. Fatichiamo a parlarci e soprattutto i confronti non ci vengono concessi. Quello che chiediamo e abbiamo sempre chiesto è il dialogo, ma dall’altra parte ci viene sempre chiusa la porta. Ne sono una testimonianza le tante richieste di un collegio docenti che puntualmente è sempre stato cestinato. Noi professori non volevamo che le cose finissero in questo modo, ma senza dialogo questo era l’unico epilogo possibile".

Federico Tommasini