Mondello è Jackie Kennedy: "Donna fragile ma formidabile"

L’attrice interpreta la first lady nello spettacolo per La Bella Stagione a Riccione: "Sarà un viaggio nei momenti privati della sua vita" .

Mondello è Jackie Kennedy: "Donna fragile ma formidabile"

Mondello è Jackie Kennedy: "Donna fragile ma formidabile"

di Nives Concolino

Apprezzata dal grande pubblico in tv quanto al cinema e in teatro, Romina Mondello riaccende i riflettori della sala Granturismo di Riccione, portando in scena Jackie, ovvero la Jacqueline Kennedy raccontata in modo magistrale dal premio Nobel Elfriede Jelinek. Inserito nel cartellone de La Bella Stagione di Riccione Teatro, lo spettacolo è in programma venerdì 10 marzo. In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna sul link https:bit.lyjackie_rominamondello è stato attivato il codice "HNCJRIDJAA" per ricevere uno sconto del 50 per cento sul biglietto d’ingresso. La celebre attrice, si accinge intanto a tornare al cinema e in tv.

Da cosa è originato questo monologo?

"Jackie è nato, subito dopo la Medea, portata in scena con grande successo all’Olimpico di Vicenza, è uno spettacolo che nasce dall’esigenza di continuare a raccontare storie di donne nelle quali potessi trovare una forte fascinazione. E’ successo con la Jackie Kennedy scritta da Jelinek, che mi ha subito conquistata. Leggendo il testo mi sono resa conto che era stato scritto per il teatro".

Un testo in origine complicato per un palcoscenico?

"Col regista Emilio Russo abbiamo subito riscritto il testo per renderlo più accessibile al pubblico. Si tratta di un’ora e venti minuti di messa in scena , in dieci quadri che aiutano a ripercorrere privatissimi momenti di vita di una Jackie assolutamente inedita".

Che Jacqueline presenta?

"Il personaggio che porto sul palco si discosta totalmente dalla first lady che siamo abituati a vedere, superelegante, al fianco del presidente. E’ spogliata di tutte le convenzioni che la caratterizzavano, è innanzitutto una donna con le sue fragilità. Alla fine dell’esistenza traccia un bilancio, emerge il ritratto di una donna burattinaia della sua vita, ma che non ha sempre tirato i fili giusti. Si raccontano gli aborti che ha avuto, la malattia del marito, il confronto con la madre e con Marilyn Monroe. In scena ci sono dei fantocci di pezza, le anime, alcune viventi altre no, che hanno vissuto intorno a lei. Riprenderanno vita accompagnate da proiezioni".

Lei intanto tornerà sul grande schermo?

"Rinchiusa da tempo in teatro, che mi ha tanto appagato, mi riapro al cinema e alla tv. La scorsa estate ho girato un film che a breve uscirà nelle sale cinematografiche. S’intitola Even, opera prima di Giulio Ancora con diversi attori tra i quali Marco Cocci, Simona Cavallari e la giovane Federica Pagliaroli. Parla di una ragazza che subisce una violenza. Prenderò poi parte a Blanca, serie televisiva per Raiuno, che siamo per girare ora, e a un altro progetto del quale non posso ancora parlare e sono testimonial di un prodotto per capelli, insomma diventerò più visibile".

Cos’altro desidera?

"Continuare ad avere la libertà di fare quello che mi piace e che mi consenta di dare qualcosa di mio, di esprimermi e riconoscermi".

Torna a Riccione con particolare entusiamo, perché?

"Negli ultimi tempi sono tornata ogni anno a Riccione, perché mio figlio (Lupo Vecia Scavalli), è un campione di scherma della nazionale under 20. Venivamo pure quand’era piccolo per la finale del campionato italiano ’Trofeo Kinder’, la prima volta, che ha pure vinto, aveva dieci anni".