MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Movida in Riviera, Claudio Cecchetto: "Patto tra chiringuito e disco per rilanciare le notti"

Il produttore: "Basta guerra tra i locali in spiaggia e in collina. Mettiamo a sistema le eccellenze della movida di Rimini e Riccione e organizziamo pacchetti e navette per i ragazzi che vanno a ballare"

Claudio Cecchetto (a destra) sulla spiaggia del Grand Hotel in versione deejay

Claudio Cecchetto (a destra) sulla spiaggia del Grand Hotel in versione deejay

Rimini, 30 giugno 2023 – Con lui la Notte rosa è tornata a strizzare l’occhio ai più giovani. E ora Claudio Cecchetto sogna una ’rivoluzione’ anche per le discoteche. Lui, che proprio in discoteca ha mosso i primi passi ("se ho imparato a fare il deejay lo devo soprattutto alla Baia degli angeli", ammette), è convinto che "la Riviera possa e debba tornare a scommettere sul mondo della notte". Per il conduttore, produttore e scopritore di talenti e adesso ’regista’ dei grandi eventi in Romagna, "la notizia dell’apertura dello Space a Riccione è un’ottima notizia. Dimostra che c’è ancora spazio per i locali da ballo in Riviera. Perché il mondo delle discoteche non morirà mai, ma va ’aggiornata’ l’offerta".

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Ma tante hanno chiuso: soltanto nel Riminese oltre 50 locali hanno ammainato la bandiera negli ultimi vent’anni.

"Perché è profondamente cambiato il modo di divertirsi. L’epoca d’oro, con centinaia di disco in Romagna, non potrà più tornare. Ma qui in Riviera abbiamo ancora delle eccellenze che fanno la differenza. Penso al Cocoricò, un locale che ha fatto la storia in Italia e in Europa: eppure c’era chi tifava per vederlo chiuso per sempre. Ecco: dobbiamo ripartire dai locali più importanti e costruire intorno a questi un ’sistema’ della notte".

Come?

"Si dice spesso che tanti ragazzi non vanno più a ballare nelle discoteche perché possono farlo in spiaggia e in altri luoghi. Divertirsi a suon di musica coi piedi nella sabbia è belllissimo, e io personalmente sono molto favorevole all’intrattenimento serale nei chiringuiti. Ma va creata una sinergia".

Intende un’alleanza tra i locali in spiaggia e quelli della collina?

"Assolutamente sì. Fino alle 23 o alle 24 musica in spiaggia, poi le navette per portare i ragazzi a ballare nelle discoteche".

Qualcuno ci ha già provato in passato, ma con scarsi risultati.

"Ma la strada è quella, da lì non si scappa. Per questo parlo di ’sistema’ della notte: è necessario mettere a sistema le eccellenze che abbiamo e organizzare pacchetti e servizi per dare la migliore offerta ai giovani, a partire da quelli che fanno le vacanze in Riviera. Rimini, Riccione, Misano, con i loro locali, possono formare un unicum ".

E’ un progetto a cui si dedicherà personalmente?

"Se servirà il mio contributo, sarò felice di darlo. Ma prima bisogna smetterla di demonizzare le discoteche e tutelare gli imprenditori sani del mondo della notte. Penso a persone come Enrico Galli, titolare di Altromondo e Cocoricò, ma ce ne sono tanti altri. Il mondo della notte ha bisogno di operatori competenti, pronti a investire, non di improvvisati. Su questo il ruolo del Silb (il sindacato dei locali da ballo della Confcommercio) è fondamentale".

A Rimini sta per essere demolito il Paradiso, e altri locali storici sono chiusi e abbandonati da tempo.

"Ma Rimini ha un’offerta comunque ampia per i giovani, e non è facile oggi per nessuno aprire nuove discoteche. Per questo è importante mettere a sistema le eccellenze che già ci sono, e lavorare di squadra".