Rimini, 4 gennaio 2024 – Torna in carcere Andrea Mussoni, l’ex calciatore di 44 anni (ha giocato anche nel Rimini, in serie C), indagato per l’accusa di stalking e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex fidanzata. Il giorno di Natale, il 44enne ha violato gli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto a partire dal mese di novembre, strappando il braccialetto elettronico e allontanadosi spontaneamente dall’abitazione della nuova compagna, a Poggio Torriana. Si è quindi recato a Villa Verucchio, dove diverse ore dopo è stato sorpreso dai carabinieri. Stando a quanto emerso, l’uomo avrebbe prima raggiunto la casa dei figli e poi si sarebbe recato a trovare il padre, salvo poi essere individuato dai militari dell’Arma. In conseguenza di ciò, il pubblico ministero Luca Bertuzzi - titolare dell’inchiesta - ha chiesto l’aggravamento della misura a carico di Mussoni. Aggravamento che è stato disposto il 27 dicembre scorso dal tribunale di Rimini con ordinanza del giudice. Il 44enne, difeso dall’avvocato Giannandrea Pazzini, è stato quindi accompagnato in carcere. A pesare sulla decisione anche la testimonianza resa dalla nuova compagna dell’ex calciatore, che con gli inquirenti ha parlato di una convivenza diventata nel tempo sempre più difficile, tanto che il 25 dicembre scorso Mussoni si sarebbe allontanato dall’appartamento a seguito dell’ennesima, violenta discussione con la donna.
Mussoni era stato arrestato una prima volta per l’aggressione alla sua ex fidanzata, avvenuta al ristorante Il Kiosko di Filippo Malatesta, a Villa Verucchio, il 14 aprile scorso, poche ore prima del rogo che aveva devastato il locale. Nei mesi scorsi, il pubblico ministero aveva chiesto il processo per Mussoni e il gup aveva accolto la richiesta emettendo il decreto di giudizio immediato.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Novafeltria l’ex calciatore avrebbe minacciato l’ex fidanzata anche al Kiosko Vincanto, il locale di Villa Verucchio distrutto da un rogo doloso scoppiato poche ore dopo, nella notte tra il 14 e il 15 aprile. In quell’occasione il 44enne, davanti ad alcuni clienti del ristorante, era stato visto schiaffeggiare l’ex fidanzata. Quando il titolare del locale, il noto cantautore riminese Filippo Malatesta, aveva preso le difese della ragazza, la risposta di Mussoni sarebbe stata lapidaria: "Stai tranquillo che domani il locale non ce l’hai più, che ti tiro quattro molotov".
Tre anni fa l’ex calciatore di serie C era già stato arrestato una volta, sempre per minacce e lesioni alla stessa ragazza. Per questo il tribunale di Rimini – nell’aprile 2022 – l’aveva condannato a 3 anni, pena sospesa. L’arresto di Mussoni è avvenuto per i reati commessi contro la donna con la quale aveva avuto una relazione e non per l’incendio doloso. E il 44enne ha sempre ribadito con forza di non c’entrare nulla col rogo del locale.
Anche se i sospetti si sono concentrati subito su di lui, l’ex calciatore ha respinto fermamente l’ipotesi di un suo coinvolgimento nella devastazione del Kiosko. Un episodio che aveva lasciato sgomenti i cittadini di Villa Verucchio: nel tempo il locale di Filippo Malatesta era diventato per tutti un luogo di ritrovo, frequentato da tantissime famiglie e dai loro bambini. Così in tanti si erano attivati dando vita ad una gara di solidarietà e ad una raccolta fondi per aiutare il cantautore riminese a tornare in pista e a rilanciare la propria attività dopo il tremendo rogo che aveva spazzato via tutto.