
Nel mare ora ’brilla’ Cassiopea Caldo record, boom di meduse
In mare è arrivata Cassiopea. E’ un esemplare di medusa, non urticante, ed è arrivata in compagnia di altri esemplari di meduse tra cui la Rhizostoma pulmo, nome complesso ma facile da identificare: è grande, fino a 60 centimetri di diametro, è trasparente, gelatinosa e con il bordo della parte semisferica di colore viola. Anche la Rhizostoma non è pericolosa, ma vederla avvicinarsi in acqua fa effetto.
Negli ultimi giorni le segnalazioni dei bagnanti sono sempre di più, e un po’ ovunque in Riviera. La Cassiopea mediterranea può arrivare a un diametro di circa 30 centimetri, ed è stata avvistata a Misano a pochi metri dalla riva. Vedere meduse tanto grandi a fine stagione può apparire strano, "ma dovremo abituarci - premette Sauro Pari presidente della Fondazione cetacea -. Se le vediamo è perché la temperatura dell’acqua in superficie si è avvicinata a trenta gradi, il che è significativo in questo periodo della stagione". La colonnina di mercurio puntualmente sopra i trenta gradi negli ultimi giorni ha riflessi anche sulle condizioni del mare e su chi lo abita. "Innanzitutto stiamo parlando di esemplari di medusa non pericolosi - sottolinea Pari -. Il fatto che a fine agosto si abbiano temperature così elevate deve farci riflettere. Non siamo davanti a fenomeni eccezionali, dobbiamo renderci conto che questa sarà la nuova normalità. Ritrovarsi con meduse vicino alla riva non sarà più una cosa eccezionale, come non lo sarà la presenza di specie aliene come il granchio blu".
Intanto le tartarughe si allontanano dalla costa alla ricerca di fondali con temperature più basse. "Non parlerei di evento epocale ma di un’accelerazione causata dal cambiamento climatico. Dobbiamo muoverci per limitarne il progredire".
Andrea Oliva