No vax Rimini: impediscono la trasfusione al padre novantenne

L'anziano è ricoverato all'ospedale Infermi. L'ira di Burioni: "E' pura follia". Ma Rimini è la provincia con il tasso di immunizzati più basso della Romagna

Le figlie no vax hanno rifiutato la trasfusione al padre

Le figlie no vax hanno rifiutato la trasfusione al padre

Rimini, 24 agosto 2021 - Ultranovantenne, ricoverato in ospedale a Rimini, una situazione clinica delicata. Che i medici raccomandano di supportare con una trasfusione di sangue. Ma il parere sanitario trova un 'niet' deciso delle figlie del paziente. Le donne pretendevano di sapere prima se il sangue provenisse da un donatore vaccinato. Motivazione: temono che quel sangue contenga l'Rna, la molecola alla base dei vaccini come Pfizer e Moderna.

E' l'incredibile, ma vera, vicenda avvenuta la settimana scorsa all'ospedale Infermi di Rimini che ha inncescato reazioni inorridite di medici e infettivologi. "Siamo alla follia. Pura follia. E ci rimettono come sempre i più deboli, come questo paziente ultra novantenne", si arrabbia Roberto Burioni sui social. "La notizia è sconcertante. Sostenere teorie che mettono in dubbio la sicurezza delle trasfusioni, oltretutto in un periodo in cui si registrano carenze di sangue, è pericoloso, potrebbe allontanare dalla donazione persone che invece sarebbero interessate - gli ha eco Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue -. Ribadisco che il sangue dei vaccinati è esattamente identico a quello dei non vaccinati. Si può donare, e ovviamente ricevere, in completa sicurezza". 

Che questa vicenda abbia avuto come teatro proprio Rimini non sorprende: tra le province romagnole è certamente quella con i tassi di immunizzazione più bassi e la cultura no vax è radicata dai tempi dell'introduzione dell'obbligo vaccinale per l'iscrizione alle scuole. 

Questa volta, il paziente rimasto senza trasfusione - assicurano ora dall'ospedale di Rimini - è stato trattato con terapia sostitutiva. "Un caso abbastanza estremo - spiega a Repubblica Bologna Rino Biguzzi, medico e coordinatore del comitato Programma 'sangue plasma' della Ausl Romagna -. Il percorso della donazione di sangue è sorvegliato a livello locale e nazionale. Ed è sicuro. La donazione di sangue è anonima, gratuita, volontaria, sicura. Questi sono i presupposti - aggiunge - E c'è la massima tutela della riservatezza". Tra l'altro, specifica, "quella richiesta di informazioni non era supportata da evidenze scientifiche" in quanto "non c'è alcuna evidenza che con la trasfusione ci possa essere la diffusione del SarsCov-2. Non si trasmette il virus attraverso una trasfusione". E non si trasmette nemmeno l'Rna: "Il sangue subisce una lavorazione, una minima quantità di plasma è presente, ma questo aspetto riguarda decine di vaccinazioni. Non fa la differenza". Insomma con il sangue di un vaccinato, non si è vaccinati.

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