LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Omicidio Tucci, il processo a Rimini. Il padre: "Voglio guardare negli occhi l'assassino"

Momenti di commozione fuori dall'aula. La famiglia del vigile del fuoco ucciso a pugni all’esterno del locale Frontemare: "Confidiamo nella giustizia"

Rimini, 13 marzo 2024 - Questa mattina nell'aula del tribunale di Rimini c'erano anche Claudio, Lella e Barbara, i genitori e la sorella di Giuseppe Tucci, il vigile del fuoco di 34 anni ucciso l'11 giugno del 2023 all'esterno del locale Frontemare di Rimini. All'ordine del giorno c'è l'ammissione al rito abbreviato (che prevede uno sconto di un terzo della pena) per Klajdi Mjeshtri, il buttafuori albanese di 29 anni accusato di aver colpito Tucci con dei pugni fino a causarne la morte. Gli avvocati che difendono Mjeshtri, Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti, chiederanno l'ammissione al rito abbreviato condizionato alla perizia e all'ascolto del medico legale o in un subordine all'acquisizione della sua relazione.

Claudio, Lella e Barbara, i genitori e la sorella di Giuseppe Tucci (nel tondo), il vigile del fuoco di 34 anni ucciso l'11 giugno del 2023 all'esterno del locale Frontemare di Rimini
Claudio, Lella e Barbara, i genitori e la sorella di Giuseppe Tucci (nel tondo), il vigile del fuoco di 34 anni ucciso l'11 giugno del 2023 all'esterno del locale Frontemare di Rimini

La pubblica accusa, rappresentata dal pm Davide Ercolani, contesta al 29enne l'omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa e dall’aver agito in ambito lavorativo. Momenti di commozione fuori dall'aula con la famiglia di Tucci che si è ritrovata stretta in un abbraccio. Il padre Claudio è entrato in aula chiedendo di "poter guardare negli occhi" l'albanese. "Siamo qui e ci saremo sempre - ha dichiarato -. Nostro figlio è stato ucciso per niente. Confidiamo nella giustizia"