REDAZIONE RIMINI

Pale eoliche offshore: la Soprintendenza chiede modifiche per ridurre l'impatto paesaggistico a Riccione

La Soprintendenza richiede l'allontanamento e l'abbassamento delle pale eoliche per tutelare il paesaggio costiero di Riccione.

Un rendering del progetto che sarà realizzato al largo della costa riminese

Un rendering del progetto che sarà realizzato al largo della costa riminese

Le pale eoliche vanno allontanate dalla costa e abbassate per ridurre l’impatto sul paesaggio. Gli albergatori riccionesi lo dicono da anni, ma in questo caso la citazione non si riferisce a loro, bensì al parere espresso dalla Soprintendenza speciale per il Piano nazionale di ripresa e resilienza presso il ministero della Cultura, emesso il 31 maggio di quest’anno.

"In quel parere – spiega Franco Vannucci presidente del consorzio Riccione turismo –, la Soprintendenza si è espressa in merito alle rilevanze che l’impianto avrebbe per il parco del San Bartolo a Gabicce, un’area tutelata paesaggisticamente. Non si è detta contraria all’esecuzione dell’impianto off shore, ma ha evidenziato l’impatto evidente che gli aerogeneratori avranno".

Il parco del San Bartolo è tutelato fin dagli anni ‘50, "e vorremmo fosse tutelata anche la nostra riviera" ribattono dal consorzio. L’ente che tutela il paesaggio si esprime dando "parere favorevole alla pronuncia di compatibilità ambientale relativa al progetto di una centrale eolica offshore della potenza complessiva di 330 Mw, antistante la costa tra Rimini e Cattolica, proposto da Energia wind 2020 srl, subordinato al rispetto delle condizioni riportate…".

Tra le varie richieste che prendono in considerazione anche gli aspetti legati alla documentazione archeologica, quella che balza all’occhio è la prima: ‘Aspetti paesaggistici’. L’ente prende come riferimento le aree costiere tutelate marchigiane, dunque il San Bartolo, e chiede di valutare con gli strumenti delle analisi della visibilità in fase di sviluppo del progetto, anche in relazione all’evoluzione della ricerca tecnologica nel campo della produzione di energie rinnovabili, "un allontanamento degli aerogeneratori e/o una riduzione della loro altezza".

"Oggi – riprende Vannucci – abbiamo una piattaforma del gas a venti chilometri dalla costa (la prima delle 51 pale sarebbe a 23 chilometri, ndr). La struttura ha un’altezza di una cinquantina di metri ed è perfettamente visibile dalla costa. Le pale saranno quattro volte più alte. L’orizzonte visivo aumenta con l’altezza da cui lo si guarda. Dal sesto piano di un albergo si può arrivare a 50 chilometri".

Per offrire un altro elemento "il promontorio di Gabicce dista 12 miglia da Riccione ed è alto 200 metri – premette Bruno Bianchini ex presidente di Federalberghi –. Si tratta delle stesse misure delle pale rispetto alla costa riccionese. E il San Bartolo lo vediamo bene dalla spiaggia".

Il documento della Soprintendenza è solo il principio per il consorzio degli hotel. Una lettera con la documentazione allegata è stata inviata via Pec ai ministeri dell’Ambiente e della Cultura, alla Regione, ai comuni della costa, inclusi quelli marchigiani, alla Soprintendenza emiliano romagnola. "Non vogliamo tifoserie. Chiediamo chiarezza – ribatte Alberto Gnoli –. Agli enti spetta il compito di verificare. Ci aspettiamo una assunzione di responsabilità affinché vengano tutelati gli aspetti paesaggistici".

Il consorzio promuoverà un QrCode rivolto a tutti i cittadini attraverso cui potranno scaricare il materiale in questione, con l’invito a utilizzarlo inviando una Pec ai vari ministeri ed enti coinvolti. Una pioggia di mail per riportare l’attenzione sul paesaggio.

C’è un altro fronte che interessa al consorzio, ed è quello relativo alle alternative tecnologiche, cosa richiesta anche dalla Soprintendenza. "Già il 21 gennaio del 2023 – riprende Vannucci – la commissione tecnica Pnrr-Pniec chiedeva a Energia Wind di presentare alternative progettuali quali ad esempio le turbine ad asse verticale o un parco fotovoltaico galleggiante. Agnes (altro impianto eolico che si estenderà dal ravennate fino a Bellaria ndr) ci ha lavorato, ma non ci risulta che la stessa cosa abbia fatto Energia Wind".