REDAZIONE RIMINI

Ricorsi accolti, pensioni tassabili solo sul Titano

La Corte di giustizia tributaria ha deciso che le pensioni dei lavoratori frontalieri devono essere tassate solo a San Marino, non in Italia. Una vittoria per i sindacati che combattono la doppia tassazione, ma l'Agenzia delle Entrate potrebbe fare ricorso.

La Corte di giustizia tributaria ha deciso che le pensioni dei lavoratori frontalieri devono essere tassate solo a San Marino, non in Italia. Una vittoria per i sindacati che combattono la doppia tassazione, ma l'Agenzia delle Entrate potrebbe fare ricorso.

La Corte di giustizia tributaria ha deciso che le pensioni dei lavoratori frontalieri devono essere tassate solo a San Marino, non in Italia. Una vittoria per i sindacati che combattono la doppia tassazione, ma l'Agenzia delle Entrate potrebbe fare ricorso.

"Le rendite sono tassabili solo a San Marino e non anche Italia". A mettere un punto sulla questione che riguarda le pensioni dei lavoratori frontalieri è la sentenza di primo grado della Corte di giustizia tributaria. Una prima vittoria del Comitato sindacale interregionale San Marino-Emilia Romagna-Marche sulla questione della doppia tassazione delle pensioni degli ex lavoratori frontalieri residenti in Italia. Una vittoria, una battaglia che i sindacati, sammarinesi e italiani, stanno combattendo da mesi. E ieri, seduti allo stesso tavolo, insieme al comitato sindacale interregionale, si sono seduti Csdl, Cdls, Cgil, Cisl e Uil di Rimini. Per ’raccontare’ le motivazioni della sentenza che ha portato all’accoglimento del ricorso degli ex frontalieri, ridanno fiducia a tenti pensionati.

Sono state illustrate le motivazioni di accoglimento, da parte della Corte di giustizia tributaria di Rimini, dei ricorsi presentati da alcuni pensionati ex frontalieri, in opposizione alle contestazioni mosse dall’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna. "Le sentenze – dicono dallo Csir – specificano che le rendite pensionistiche degli ex frontalieri debbano essere soggette a tassazione esclusiva a San Marino, sulla base del comma 3 dell’articolo 18 della convenzione contro le doppie imposizioni fiscali e dei principi già stabiliti dalla Suprema corte di Cassazione fin dalla sentenza del 12 novembre 2010, riconfermati da successive ordinanze nel 2021 e 2022". Ora l’Agenzia delle Entrate potrebbe presentare ricorso, allungando di molto i tempi per una conclusione definitiva sul piano giudiziario. Così, Csir e sindacato stanno già pensando alle contromosse da mettere in campo. Sono circa una quarantina i pensionati che hanno ricevuto la cartella che contesta i redditi dal 2019 in poi. "Stiamo parlando – ricorda il presidente dello Csir Daniele Tomasetti – di persone che hanno una certa età e sono padri e nonni di famiglia e si trovano queste cartelle esattoriali e non sanno come comportarsi. Spesso si parla anche di ’fisco amico’ Se non è accanimento, questo allora cosa è?". Poi un po’ di numeri. "I lavoratori di frontiera prima del Covid erano circa 5.600, adesso hanno superato gli 8.400. Alla luce di questa querelle che si è generata intorno ai redditi da pensione noi riceviamo molte segnalazioni e molti lavoratori qualificati di cui il sistema ha bisogno che scelgono di non venire a San Marino proprio per questo motivo".