
C’è come una data di scadenza cerchiata in rosso sul calendario dell’inchiesta per fare piena luce sul giallo di via...
C’è come una data di scadenza cerchiata in rosso sul calendario dell’inchiesta per fare piena luce sul giallo di via del Ciclamino a Rimini. Quel 16 luglio 2025 quando sarà trascorso un anno dall’arresto di Louis Dassilva quale presunto autore materiale dell’omicidio di Pierina Paganelli, l’infermiera 78enne trucidata nel seminterrato di casa sua con 29 coltellate il 3 ottobre 2023. A un anno dall’arresto del senegalese scadranno infatti i termini per la detenzione cautelare, soffiando come mantice sul ruolino di marcia della procura nel richiedere, dopo la recente chiusura delle indagini preliminari, in tempo utile il rinvio a giudizio per il 35enne indagato per omicidio volontario pluriaggravato. Tutto mentre nel frattempo c’è attesa a Rimini per la decisione del gip sull’ultima richiesta degli avvocati di Dassilva, i quali hanno avanzato istanza per un nuovo incidente probatorio, il quinto in oltre un anno e mezzo di indagini, per cristallizzare i suoni, rumori e, forse, voci registrate dalla telecamera nei garage di via del Ciclamino prima, durante e dopo l’omicidio di Pierina Paganelli. La procura si è già opposta a questa richiesta ma a giorni dovrà arrivare la decisione definitiva del Tribunale. Infine, lunedì prossimo è fissato l’atto conclusivo dell’ultimo incidente probatorio ancora aperto nel giallo: quello sul filmato della cam3. Con relazione degli ultimi accertamenti compiuti sul colore della pelle della persona ripresa attraversare via del Ciclamino 4 minuti dopo l’omicidio.
f.z.