REDAZIONE RIMINI

Schianto mortale in A14, il testimone: "Due auto zigzagavano tra le corsie"

La Procura sta coordinando le indagini per fare luce sull’incidente che è costato la vita a Paolo Bertozzi

Paolo Bertozzi e l'incidente mortale in A14

Rimini, 18 feebbraio 2024 – Spunta un possibile testimone nelle indagini attorno alla drammatica morte di Paolo Bertozzi, il 60enne consulente aziendale, deceduto il 2 febbraio scorso nella tremenda carambola avvenuta lungo la carreggiata sud della A14, all’altezza della frazione di Santamonica a Misano. La testimonianza, resa da un automobilista che quel giorno si trovava a transitare in autostrada nel punto interessato dallo schianto, è stata trasmessa alla Procura di Rimini che coordina l’inchiesta. L’uomo avrebbe riferito di aver visto due veicoli – un’auto e un piccolo furgone – percorrere ad alta velocità la A14, zigzagando tra le corsie. Secondo il testimone, si tratterebbe degli stessi veicoli coinvolti nella carambola costata la vita a Bertozzi. La dinamica, d’altra parte, è ancora sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Per sapere la verità sarà necessario attendere gli esiti dei rilievi svolti dagli agenti della sottosezione autostradale della PolStrada di Forlì, accorsi sul posto per i rilievi insieme ad una squadra dei vigili del fuoco e al personale del 118. La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia sul corpo del 60enne, affidata al medico legale Donatella Fedeli, affiancata dal consulente tecnico dei familiari, Pier Paolo Balli. Nella relazione redatta da quest’ultimo, si evidenziano "gravissime lesioni traumatiche del capo, del collo e del torace" compatibili con "arruotamento e schiacciamento (riferibili quindi alle ultime fasi dell’investimento di un pedone da parte di un’auto". Quel che è certo è che Bertozzi stava percorrendo la A14 al volante del suo Land Rover quando, attorno alle 19.30, avrebbe perso il controllo della vettura, compiendo una sbandata sulla sinistra ed andando ad impattare contro il new jersey. La macchina è così rimasta ferma sulla terza corsia. Bertozzi non ha perso conoscenza ed ha fatto in tempo a chiamare i soccorsi, anche se non è chiaro cosa sia successo dopo. L’ipotesi più probabile – ma che è ancora oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti – è che il consulente aziendale sia sceso dalla macchina, venendo investito da uno o più degli altri quattro veicoli (tre auto e un furgone) sopraggiunti alle sue spalle. Quale fosse o quali fossero i veicoli in questione, e a quale velocità effettivamente stessero viaggiando: questi i punti interrogativi a cui le indagini coordinate dal pubblico ministero Davide Ercolani dovranno dare una risposta. I familiari di Bertozzi, rappresentati dall’avvocato Stefano Caroli, nei giorni scorsi avevano rivolto un appello invitando eventuali testimoni a condividere informazioni utili per le indagini.