Rimini, 11 gennaio 2021 - Zaini vuoti, con sopra il nome dei ragazzi, la classe e l'istituto superiore 'frequentato' hanno occupato in mattinata parte di piazza Cavour, nel cuore di Rimini. E' la protesta dei genitori stanchi di una didattica a distanza che, dicono, "sta spegnendo i nostri figli". La protesta è nata da un gruppo di genitori ed in poco tempo è diventata virale. Svegliati di primo mattino, nonostante le basse temperature e il nevischio che accennava a cadere sulla città, si sono ritrovati, a debita distanza e con mascherine, in piazza allestendo quella che è apparsa come una classe fantasma, dove c'erano gli zaini, ma non i ragazzi.
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"Vediamo i nostri figli apatici. Si alzano al mattino e si mettono davanti al computer, spesso non si tolgono il pigiama per l'intera giornata. Alternano il computer con lo smartphone per chattare con gli amici" raccontano le mamme. "Mio nipote - ci dice un nonno - mi chiama ogni ora, non perché si senta solo, ma perché non riesce a non avere contatti con altri. Hanno dimenticato questi ragazzi". I genitori invocano il ritorno a scuola, come accade per nidi, materne, elementari e medie. "Le scuole hanno protocolli di sicurezza. Meglio al scuola al mattino e a casa il pomeriggio che il contrario".
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