La serie Netflix su Muccioli: “Non ha offeso onore e memoria”

La Procura ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per diffamazione dopo la querela dei figli del fondatore della comunità

Lorenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano

Lorenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano

Rimini, 12 settembre 2023 – “Nel caso che ci occupa non esiste una verità acclarata ma diverse versioni che hanno formato oggetto di discussione nell’opinione pubblica, pertanto, quanto riportato da Netflix costituisce oggetto di dibattito e di interesse pubblico. In conclusione, deve ritenersi che la condotta degli indagati sia espressione del diritto di cronaca e come tale scriminata”.

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Sono queste le motivazioni che fanno da supporto alla richiesta presentata dal pubblico ministero Davide Ercolani per chiedere l’archiviazione dell’indagine per diffamazione che ruota attorno alla docu-serie "SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano", rilasciata da Netflix e per mesi al centro di un vero e proprio caso mediatico su scala nazionale. L’inchiesta era partita da una querela di Giacomo e Andrea, figli di Vincenzo Muccioli, fondatore di SanPa, scomparso nel 1995. Secondo i figli di Muccioli, assistiti dall’avvocato Alessandro Catrani, la serie avrebbe compiuto una ricostruzione distorta della storia della comunità e del fondatore. Sempre secondo la querela vi sarebbero state delle allusioni e bugie come la presunta morte per Aids di Vincenzo Muccioli. Nel mirino, oltre alla stessa Netflix, erano finite anche la società di distribuzione ‘Quarantadue’ e una decina di persone. La famiglia non ha commentato la notizia riguardante la richiesta di archiviazione.

La serie SanPa era approdata il 30 dicembre 2020 sulla piattaforma streaming per una platea di 190 Paesi. Scritta da Carlo Gabardini, Gianluca Neri, Paolo Bernardelli e diretta da Cosima Spender, è stata realizzata con 25 testimonianze, 180 ore di interviste e immagini tratte da 51 differenti archivi. Dalla docuserie, a pochi giorni dalla disponibilità sulla piattaforma, la comunità di San Patrignano si era già formalmente e "completamente" dissociata, definendo il racconto fatto "unilaterale", "sommario e parziale".

Dal canto suo, il pm Ercolani trae la conclusione che non sono stati lesi "l’onore e il decoro" di Muccioli non solo sulla base del materiale mandato in onda, definito "un collage, privo di qualsiasi commento, di interviste e di materiale televisivo-giornalistico dell’epoca", ma anche del contenuto di atti delle numerose inchieste giudiziarie sulla figura del patron della comunità.

Il magistrato si sofferma, uno per uno, sui temi più scottanti affrontati nei cinque episodi. Agli atti dell’inchiesta è stato acquisito anche il contratto di cessione dei diritti audio e video stipulato tra le parti e la società ‘Quarantadue Srl’ da cui, argomenta il pm, "non risulta che le parti abbiano in alcun modo limitato il diritto di cronaca, escludendo dalla narrazione gli aspetti ora ritenuti diffamatori, dei quali era già a conoscenza attraverso atti processuali e articoli dell’epoca".

l. m.