MARIO GRADARA
Cronaca

Bellaria, bagno fatale per una turista di 83 anni. Un altro salvato

La donna è morta nonostante i soccorsi. Salvato in extremis un 78enne milanese

Marco Mercuriali, marinaio di salvamento

Marco Mercuriali, marinaio di salvamento

Rimini, 25 luglio 2018 - Si è sentita male mentre nuotava, a poca distanza dalla riva, all’altezza del bagno 44-45, sul lungomare di Bellaria. Sono intervenuti prontamente, in rapida successione, tre marinai di salvataggio. Prima Alessandro Nanni, aiutato da alcuni turisti; poi sono arrivati i colleghi Daniele Pari, Giacomo Montanari e Alessandro Nanni, praticando alla donna, una turista tedesca di 83 anni, respirazione artificiale e massaggio cardiaco. E’ intervenuto anche il 118. Non c’è stato niente da fare. E’ andata meglio a un 78enne turista milanese che faceva il morto il morto a poca distanza dagli scogli, e per poco non ci lascia le penne davvero. Provvidenziale l’intervento di due ‘angeli rossi’ per salvare un 78enne turista milanese, in vacanza in un albergo di Bellaria, che l’altro pomeriggio, poco dopo le 17, si è sentito male mentre faceva il bagno. 

Appunto, nella posizione di relax, quella del ‘morto’. «Mi sono accorto che quell’uomo era in difficoltà perché stava iniziando ad annaspare e a mettere la testa sott’acqua – racconta Marco Mercuriali, marinaio di salvamento –. Io facevo servizio sul moscone, a quel punto mi sono avvicinato. A lui mancava il respiro aveva le gambe rigide, era spaventato e provato. Così l’ho caricato sul moscone, aiutato dal mio collega che nel frattempo si era avvicinato. Non era lucido, al contrario sembrava tramortito. L’acqua in quel punto era alta, non si toccava, non eravamo lontani dagli scogli».

«Sono arrivato anche io con il mio moscone – fa eco l’altro marinaio di salvataggio, Simone Negri, che cura i 300 metri delle zone dallo stabilimento 25 a parte del 28 –. Lo abbiamo portato a riva, adagiandolo sull’arenile. Quel signore, piuttosto anziano, alto sul metro e ottanta, pesante verosimilmente sui 130 chilogrammi, non ha mai perso conoscenza ma era davvero stremato, stravolto». Ai suoi salvatori ha detto di essere cardiopatico, con varie patologie, e sul torace aveva una grossa cicatrice, forse traccia di un importante intervento chirurgico. E anche di soffrire di attacchi di panico. Dopo averlo adagiato sulla sabbia – proseguono Negri e Mercadini – gli abbiamo fornito i primi soccorsi, e nel frattempo abbiamo chiamato il 118. L’intervento dei sanitari si è protratto per quasi 40 minuti, fino a stabilizzare il 78enne. Sembra anche, raccontano gli ‘uomini rossi’, uno dei quali ha assistito all’intervento dei sanitari ospedalieri, avesse parecchi valori per così dire ‘sballati’. Una volta stabilizzato il turista meneghino è stato portato in ambulanza, in via precauzionale, al pronto soccorso dell’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, per ulteriori accertamenti.