Viaggio sentimentale nella Riccione giovane e ribelle

L'installazione "Anemoia. Immagini di una Riviera senza tempo" a Villa Franceschi presenta scatti di Ghirri, Vitali e altri artisti, celebrando la bellezza e la nostalgia della Riviera. Curata da Massimo Giorgetti, offre un viaggio emotivo attraverso la storia e la cultura di Riccione.

Viaggio sentimentale nella Riccione giovane e ribelle

Una visitatrice della mostra

Anemoia. Immagini di una Riviera senza tempo. E’ questo il titolo dell’installazione, che fino al 15 settembre cambierà volto a Villa Franceschi, presentando scatti di Luigi Ghirri, Claude Nori, Massimo Vitali, Fulvia Farassino, fotogrammi di Yuri Ancarani e parole di Isabella Santacroce. A curare il percorso è Massimo Giorgetti (fondatore e direttore creativo del brand MSGM), che ha ideato il progetto insieme a Simone Bruscia. La bellezza della Riviera è al centro di questo viaggio sentimentale, in cui Riccione emerge come crocevia di tendenze, innovazione e cultura. Luigi Ghirri coglie l’anima più poetica della Riviera. Massimo Vitali esalta i colori e l’energia dell’estate. Lo scrittore John Koenig ha coniato il termine anemoia. Guardando certe vecchie fotografie, scrive, "è difficile non provare una sorta di irresistibile impulso a metterti in viaggio. Una fitta di nostalgia… il desidero di oltrepassare l’inquadratura". Da un passato giovane e ribelle riemerge anche la figura di Pier Vittorio Tondelli ritratto sulla spiaggia in una mattina d’inverno del 1990, un anno prima della sua scomparsa. Le fotografie di Fulvia Farassino mostrano un Tondelli riflessivo, quasi in cerca di un dialogo con il mare. A tessere il racconto è la voce di Isabella Santacroce, la scrittrice fa di Riccione il teatro di un viaggio psichedelico e allucinato. La città, con le sue spiagge affollate e le luci al neon, diventa il simbolo di una gioventù bruciante, in bilico fra l’illusione e la disillusione.