FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Rimini, condannati gli otto vigili accusati d’essersi intascati i soldi dei pusher

In tutto devono scontare 25 anni. La difesa: “E’ solo il primo tempo”. L’operazione portò a ben 53 ordinanze di custodia cautelare

Spaccio di droga, foto generica

Spaccio di droga, foto generica

Rimini, 19 aprile 2023 - Sono arrivate otto condanne su otto, per oltre 25 anni complessivi, al termine del primo grado del processo a carico degli otto agenti della polizia locale di Rimini imputati a vario titolo per reati che avrebbero commesso tra il 2012 e il 2016 e che spaziano dal peculato all’abuso d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio, favoreggiamento personale, falso in atto pubblico e ancora distruzione e occultamento di atti, fino a percosse (alcuni dei quali prescritti e per altri assolti).

Il presidente del collegio Fiorella Casadei ha concesso agli imputati le attenuanti generiche, ma non ha risparmiato a tutti gli imputati, difesi dagli avvocati Roberta Rossi, Stefano Caroli e Massimiliano Annetta, condanne pesanti per un complessivo di 25 anni (l’accusa, nella persona del sostituto procuratore Davide Ercolani aveva fatto richieste per 70).

Le condanne

Nello specifico, il Tribunale di Rimini in seduta collegiale ha condannato Massimo Vaccarini a 6 anni e 5 mesi di reclusione, Guglielmo Parise a 4 anni e 6 mesi, Gilberto Guidi a 5 anni e 2 mesi, Giacomo Cilio e Giacomo Morri a 3 anni e 10 mesi, Marco Succi a 2 anni e 6 mesi, Franca Grisi e Giuseppe Marchitelli a due anni e 10 mesi, oltre al pagamento delle spese processuali.

Al termine dell’udienza nessuno degli imputati ha commentato la sentenza, con il solo avvocato Massimiliano Annetta che ha assicurato: “È solo il primo tempo”.

Le accuse

Gli otto agenti erano impiegati nel Nucleo Ambientale della Polizia Municipale che ebbe un ruolo di rilievo nell’ambito di un’operazione antidroga che portò all’arresto di numerosi cittadini extracomunitari e ben 53 ordinanze di custodia cautelare.

In questo contesto, gli agenti furono accusati di essersi intascati i soldi sequestrati ai pusher, considerati il ricavato dell’attività di spaccio.