Elezioni Comunali Rimini, candidato centrodestra Ravaglioli: "Pronto a correre"

Svolta nel centrodestra: l’ex consigliere scende in campo e trova i primi appoggi in Lega e Forza Italia. Tramonta l’ipotesi di un civico?

Alessandro Ravaglioli

Alessandro Ravaglioli

Rimini, 14 maggio 2021 - "Io ci sono . Sono pronto a candidarmi a sindaco per il centrodestra, se mi verrà chiesto di farlo". Alessandro Ravaglioli scioglie le sue ultime riserve e si getta nella mischia. Il nome dell’ingegnere riminese, entrato nella Lega dopo una lunghissima militanza in Forza Italia (21 anni come da consigliere comunale) circola da mesi. Nelle ultime settimane l’ipotesi che sia lui il candidato sindaco ha preso sempre più corpo, anche perché il suo nome metterebbe d’accordo anche Forza Italia. Meno Fratelli d’Italia che, in mancanza di un candidato civico per il centrodestra, è pronta invece a sostenere uno dei suoi uomini.

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Ravaglioli ha rotto gli indugi dopo che tanti, in questi giorni, lo hanno contattato e incoraggiato. "Ma la mia non è un’autocandidatura – ci tiene a precisare – Il nome nei mesi scorsi è uscito a mia totale insaputa. Certo, mi ha inorgoglito, ma poi sono state le reazioni e i consensi ricevuti che mi hanno spinto a dare la mia disponibilità". Per l’ingegnere riminese, 49 anni, sposato e con una figlia piccola, la decisione di scendere in campo è, prima di tutto, "un dichiarazione di amore a Rimini. Questa è la città dove sono nato e cresciuto. Rimini è la città dove ho studiato e ho iniziato a lavorare nell’hotel di famiglia, dove sono mi sono formato professionalmente. E’ la mia città, dove ho deciso di tornare a vivere rientrando da Mosca (Ravaglioli si era trasferito nella capitale della Russia per lavoro) per far crescere qui mia figlia, quando mia moglie è rimasta incinta".

Per Ravaglioli Rimini "è una delle città più complesse da gestire in Italia, e fare il sindaco di Rimini è uno dei mestieri più difficili in assoluto. Una città governata per 70 anni da un solo partito è una città che non lascia spazio a improvvisazione e inesperienza". Eppure "per la prima volta il centrodestra se unito, compatto e ben organizzato ha i numeri per vincere le elezioni". Un’occasione da non lasciarsi sfuggire. E Ravaglioli è pronto a recitare il ruolo di protagonista. "Ritengo di aver raggiunto la maturità sotto il profilo lavorativo, politico e umano per affrontare l’eventuale sfidi. Pertanto, qualora il centrodestra lo ritenesse utile, confermo la mia disponibilità a candidarmi, con la franchezza, la serietà e l’affidabilità che mi ha sempre caratterizzato. Sono un riminese che sostiene il centrodestra, la mia storia e coerenza politica parla chiaro. Non sono interessato a bagni di popolarità".

Ravaglioli, che ha annunciato la sua discesa in campo anche sui social ieri, ribadisce che "la mia non è affatto un’autocandidatura. Ho dato una mano, in questi mesi, per trovare il candidato civico per il centrodestra. Se la scelta ricadrà su un civico, farò la mia parte per sostenerlo e continuerò a dare il mio contributo alla campagna elettorale". La mossa di Ravaglioli ha sparigliato le carte nel centrodestra. Una parte della Lega è con lui, e ieri Marzio Pecci, capogruppo e già candidato sindaco nel 2016, si è espresso a favore: "E’ un bel passo avanti". Il parlamentare e segretario della Lega in Romagna, Jacopo Morrone, apprezza la disponibilità di Ravaglioli che "ritengo, al pari di Pecci, Zoccarato e altri esponenti, una figura che avrebbe tutte le carte in regola. Vediamo, la partita è ancora aperta. Noi stiamo lavorando per trovare il miglior candidato possibile". Morrone ha una rosa di nomi, tra cui anche due candidati civici, ma l’accelerata di Ravaglioli costringerà il centrodestra a stringere i tempi. Anche perché Antonio Barboni, senatore e leader di Forza Italia, è pronto a sostenerlo. "Prendiamo atto della disponibilità di Alessandro, la sua è una candidatura politica per l’esperienza maturata ma anche civica, per il suo attuale distacco dall’agone politico, di assoluto pregio. E’ una preziosa risorsa da valutare con gli alleati". Molto più cauto Gioenzo Renzi, consigliere e storico leader di Fratelli d’Italia. "Vediamo, non dico nulla ancora. Ho l’impressione che la partita del candidato di Rimini si giocherà anche a Roma e a Bologna".