Rovigo, 3 giugno 2022 - Si è lasciato morire nei boschi del Trentino ed è stato identificato grazie a suoi tatuaggi: il Dna estratto dal cadavere, in avanzato stato di decomposizione, ritrovato tra la vegetazione della Val di Fiemme, in Trentino, la sera del 2 maggio scorso appartiene a Andrea Girardi, 44 anni, originario di Villadose (Rovigo). Il caso è stato trattato anche in tv dalla trasmissione Chi l'ha visto?.
Un amico aveva riconosciuto i tatuaggi dell'uomo e si era messo in contatto con i carabinieri. Il 44enne, con un passato nella Legione straniera francese (si era arruolato poco più che ventenne andando in missione nel Corno d'Africa, a Gibuti e in Guinea) ed una esperienza in Germania, era solito allontanarsi da solo per lunghi periodi, senza dare notizie. Per questa ragione, i familiari non avevano allertato le forze dell'ordine. "L'ultima volta ci siamo visti a ottobre 2020, quando era rientrato in Italia dalla Germania - racconta da Londra il fratello - . Ai miei a fine agosto aveva detto che sarebbe andato in Svizzera per trovare un lavoro: è partito con lo zaino, lasciando a casa telefono e passaporto".
Il corpo era stato trovato da un escursionista a spasso con il proprio cane in una zona impervia.
Tra i pochi oggetti trovati nelle vicinanze di Girardi, che si era costruito un riparo di fortuna, un taccuino, su cui compare la scritta "inizio digiuno", con un calendario scritto a mano a partire dallo scorso 30 luglio. L'ultima data riportata è il 4 ottobre 2021. In fondo al calendario è stata scritto la parola "Crematemi".
Il fratello racconta ancora: "Avevamo circa 16 anni quando si è comprato la macchina per i tatuaggi: voleva sperimentare su di me, io mi sono rifiutato e allora se li è fatti su di sé". "Ha sempre fatto cose straordinarie, aveva un'intelligenza pazzesca - ricorda - .Studiava di tutto, era appassionato di storia e parlava in modo fluente quattro lingue".