Minaccia di rivelare un rapporto sessuale: arrestata in flagranza per estorsione

Rovigo, la donna è stata fermata con la busta di banconote segnate. Disposto anche il divieto di avvicinamento alla vittima a duecento metri

Minaccia di rivelare un rapporto sessuale: arrestata (Foto generica)

Minaccia di rivelare un rapporto sessuale: arrestata (Foto generica)

Rovigo, 4 novembre 2023 – Un fatto che è stato scoperto grazie anche un pedinamento. Il tutto al termine di approfondite indagini della Guardia di Finanza di Rovigo coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo.

Il tutto si è concluso con l’arresto di una donna in flagranza ritenuta responsabile del reato di estorsione ai danni di un uomo. Questo da tempo era ricattato e minacciato dall’indagata, in quanto voleva rivelare ai parenti dello stesso di aver avuto un rapporto sessuale con lui.

A seguito della denuncia dell’uomo sono iniziate le indagini e i controlli. La vittima aveva conosciuto un anno prima la donna su un social e non riusciva a trovare via d’uscita dalle continue minacce e richieste di denaro e altri beni avanzate dalla stessa, per cui si è rivolto alle Fiamme Gialle in cerca di aiuto. A fronte di questo sono iniziate le operazioni d’investigazione.

Le indagini e l’arresto in flagranza

Si è partito dal pedinamento per intercettare e documentare l’illecita attività di estorsione di denaro. Il denaro è stato segnato, messo in una busta e lasciato nella cassetta postale riservata alla pubblicità del condominio di residenza della donna, proprio come dalla stessa richiesto e all’orario concordato. Dopo qualche minuto la donna è scesa per controllare la busta. In quel momento i militari, che si erano appostati per osservare tutta la scena, sono intervenuti arrestando così in flagranza di reato la donna.

Nella successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti materiali ritenuti pertinenti all’estorsione che voleva mettere in atto. La Procura della Repubblica di Rovigo ha richiesto la convalida dell'arresto con rito direttissimo e ha formalizzato la misura cautelare. Il tribunale di Rovigo nel giorno seguente ha convalidato l’arresto e disposto per la donna un provvedimento con l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria, nonché il divieto di avvicinamento alla vittima del reato ad una distanza inferiore ai duecento metri.