Stefano Azzalin, il pescatore trovato morto sul Po
Porto Tolle, 14 settembre 2023 – Si è conclusa con una tragedia la scomparsa del pescatore 50enne, di cui si era perse le tracce da martedì 12 settembre. Il cadavere recuperato questa mattina nel Po ha un nome: è Stefano Azzalin, l’uomo che per due giorni è stato cercato palmo a palmo sul fiume.
“Questa mattina le acque del fiume hanno restituito il corpo di Stefano: ha perso la vita durante il suo lavoro a cui era dedito con passione, il suo cuore enorme e il suo sorriso sono sempre con noi”, ha annunciato sui social Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle. “La nostra comunità – ha aggiunto – si stringe attorno a Giada e a tutti i famigliari con rispettoso cordoglio e affetto”.
Il ritrovamento
Il cadavere è stato avvistato da alcuni pescatori intorno alle 6 di questa mattina, nelle acque del Po, il corpo di un uomo privo di vita. La salma è stata recuperata dai vigili del fuoco presenti con l’unità del comando locale, che hanno imbarcato il corpo dell’uomo su un barchino per poi portarlo a riva. La prima ipotesi è che si tratti proprio del pescatore scomparso a Porto Tolle, ma per capire se è proprio lui bisognerà attendere l’identificazione.
Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di un ricovero per imbarcazioni, tre chilometri a valle dal punto di presunta scomparsa tra Po di Pila e Ca’ Zuliani. Sul posto la pattuglia della Polizia di Stato e il medico legale che ne ha accertato il decesso. Si tratta ora di procedere alla formale identificazione del corpo, seppure le ipotesi più concrete sembrano indirizzarsi al pescatore 50enne scomparso due giorni fa.
Due giorni di ricerche nel Po
Le ricerche del pescatore erano iniziate martedì 12 settembre, poco dopo mezzogiorno, dopo l’allarme dato da un passante a seguito del ritrovamento di un barchino alla deriva senza nessuno a bordo, nella zona di Porto Tolle (Rovigo), in corrispondenza del Po di Pila e località Cà Zuliani.
Al lavoro la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Adria (Rovigo) con un gommone, i sommozzatori di Venezia, un’imbarcazione dotata di sonar proveniente dal comando di Padova e l’elicottero Drago VF 149 del reparto volo di Venezia per effettuare una ricerca dall’alto insieme al personale SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto).
Nella giornata di ieri, mercoledì 13 settembre, sono proseguite le operazioni di ricerca. Al lavoro anche i sommozzatori di Vicenza, insieme a quelli di Firenze con una imbarcazione dotata di sonar Didson. In supporto alle ricerche anche una squadra del gruppo di Protezione civile Porto Tolle.