
L’esame con il robot effettuato dalla Pneumologia interventistica del Sant’Orsola
Diagnosi precoci sui noduli polmonare per individuare sempre prima il tumore al polmone, al fine di consentire terapie mirate e precise. Le effettua una piattaforma robotica di ultimissima generazione (in Italia ne sono presenti solo altri due) in dotazione alla Pneumologia interventistica del Sant’Orsola, guidata da Piero Candoli.
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"Si tratta di una tecnologia di recentissima acquisizione che permette di localizzare in maniera estremamente precisa delle lesioni del polmone difficilmente raggiungibili con altre metodiche – spiega Candoli –. Si ’naviga’ all’interno del polmone tramite un percorso stabilito dalla piattaforma robotica attraverso le immagini tac del paziente che vengono inserite nella macchina, elaborate dall’intelligenza artificiale che ci guida, come un filo di Arianna, fino alla lesione in modo molto, molto preciso. Lesioni anche di dimensioni piccolissime".
In questo modo, come sottolinea, il primario "si evitano anche esami radiologici molto frequenti che mettono a dura prova il paziente anche dal punto di vista psicologico".
L’esame viene effettuato a tutte quelle persone che per un motivo puramente casuale hanno effettuato una tac per altri motivi e vengono riscontrati noduli polmonari, come chiarisce il dottor Candoli, ma anche persone che sono sopra al di sopra dei 45-50 anni e si sottopongono a una tac toracica che sono forti fumatori, quindi hanno dei fattori di rischio più alti e che scoprono alcuni di questi noduli.
"A volte avviene veramente in modo casuale – sottolinea il primario – perché questi noduli non danno sintomatologia. Se ci sono sintomi siamo di fronte a stadi di malattia molto avanzati. Tutti questi progetti, anche gli studi che possiamo effettuare attraverso queste tecnologie hanno come obiettivo la diagnosi precoce. Questo è il grande vantaggio – fa notare –: potere diagnosticare che si traduce in una terapia, che può essere anche di tipo chirurgico, che permette prognosi molto più favorevoli. Il futuro prossimo è di trattare questi noduli in via endoscopica per quei pazienti che non possono andare in chirurgia o fare radioterapia o addirittura noduli metastatici".
Una delle missioni che il Sant’Orsola ha come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, come spiega continua Candoli, è quella di perseguire veri e propri progetti di ricerca in ambito sanitario. "L’utilizzo di queste tecnologie è fondamentale non solo per formarci ma anche per aumentare gli studi e le ricerche sulle migliori procedure e terapie di domani", precisa.
Il primario fa poi sapere che a livello di ministero della Salute c’è un progetto, denominato Risp (Rete italiana screening polmonare), che sta valutando la possibilità di effettuare esami su larga scala come avviene per con la mammografia o per il tumore al colon, per categorie a rischio oppure sopra a una certa età (i criteri dovranno essere definiti).
La Pneumologia interventistica del Policlinico è centro di riferimento in ambito nazionale per le prestazioni ambulatoriali endoscopiche diagnostico-terapeutiche di terzo livello. Ogni anno effettua oltre 2500 procedure nell’ambito di tutte le patologie polmonari e pleuriche. In particolare diagnosi e valutazione del tumore polmonare.