
Le conserve di pomodoro registrano un aumento del 209%, mentre la frutta fresca fa segnare un +111% e la verdura un +175%
Con un valore record aggregato di 12,2 miliardi di euro tra fresco e trasformato, l’ortofrutta italiana rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare italiano, con un incremento quasi triplicato (+161%) nel giro di un ventennio. Lo rileva un’analisi Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione dell’inaugurazione di Macfrut, alla Fiera di Rimini. Il risultato migliore nel ventennio - rileva l’organizzazione agricola - è quello dell’ortofrutta trasformata, a partire dalle conserve di pomodoro, che registra un aumento del 209%, mentre la frutta fresca fa segnare un +111% e la verdura un +175%. Coldiretti osserva inoltre che "se la bilancia commerciale è saldamente in positivo dal punto di vista del valore, considerata anche l’alta qualità delle produzioni Made in Italy, non altrettanto si può dire da quello delle quantità, che per l’ortofrutta fresca vede un gap sfavorevole di 1,2 miliardi di chili di prodotto, spesso proveniente da Paesi dove non vigono le stesse regole in materia di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e rispetto dei diritti dei lavoratori". Sotto il profilo dei consumi l’analisi Coldiretti su dati Cso Italy segnala che "negli ultimi cinque anni è sparito dalle tavole delle famiglie italiane quasi un miliardo di chili di frutta e verdura mettendo a rischio la salute soprattutto delle giovani generazioni, considerata anche l’invasione di cibi ultraformulati nella dieta di bambini e adolescenti".