Polonara Con Achille per un salto in lungo

New entry Sei elementi inseriti: l’azzurro approda in bianconero dopo un forte corteggiamento. E tra gli italiani chiede spazio Mascolo

Polonara Con Achille per un salto in lungo

Polonara Con Achille per un salto in lungo

Rivoluzione Virtus. Ce lo siamo sentiti ripetere, in tutte le salse, dopo l’esonero di Sergio Scariolo e l’ingaggio, a due settimane dall’inizio del campionato, di Luca Banchi. In realtà, mercato alla mano, la rivoluzione era già stata avviata da tempo, in casa bianconera. A partire dalla scelta di Milos Teodosic di chiudere la carriera con la maglia della Stella Rossa. Il fatto stesso che, dopo quattro stagioni, non ci sia più il numero 44 in maglia bianconera la dice lunga sul processo di trasformazione in atto alla palestra Porelli. Ma insieme con l’addio (struggente) di Milos, seguito a quello di Kyle Weems c’è stato l’ingaggio di sei giocatori nuovi.

Uno, in realtà, tanto nuovo non è. Stiamo parlando di Achille Polonara, promesso sposo bianconero da oltre un anno. L’anconitano è stato a un passo della Virtus due volte nel corso dell’ultimo campionato. Sergio Scariolo lo avrebbe voluto per completare nel migliore dei modi il pacchetto di italiani, un po’ sguarnito nel settore lunghi. Tanto voluto da Scariolo e, d’ora in poi, allenato da Luca Banchi, che saprà trarre il meglio da un giocatore che ai Mondiali non ha brillato.

Tra i volti nuovi, anche Ognjen Dobric. Curiosamente il serbo ha fatto il viaggio al contrario di Teodosic. Milos da Bologna a Belgrado, sponda Stella Rossa. Dobric, reduce da un ottimo mondiale, dalla Stella Rossa alla Porelli. La Virtus ha un’ottima tradizione con i giocatori di etnia serba: Ognjen sarà chiamato a confermare questo aspetto, garantendo punti, difesa e personalità.

Tra i nuovi ce n’è anche uno che, negli ultimi anni, spesso e volentieri, ha fatto male alla V nera: Bruno Mascolo.

A proposito di esterni, siamo pronti a scommettere sulle qualità di Jaleen Smith. Con la sua fisicità ed esuberanza appare in grado di comporre una coppia davvero esplosiva con Cordinier. Sia che si alternino, sia che giochino insieme. E c’è grande curiosità sotto canestro. Mam Jaiteh, dopo una prima stagione spumeggiante, non si è più ripetuto. Ecco perché l’apporto di Devontae Cacok, pure lui non altissimo, ma efficace, numeri alla mano e Bryant Dunston diventa fondamentale. Non solo in Europa – e Dunston di esperienza ne ha davvero tanto –, ma anche in campionato per l’ormai tradizionale duello con Milano.